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Omicidio Maria Chindamo, la figlia: "Scoprirlo è stato terribile"

Maria Chindamo

Il commento di Federica Punturiero, figlia di Maria Chindamo, uccisa e data in pasto ai maiali.

Federica Punturiero, figlia di Maria Chindamo, ha commentato a Chi l’ha visto le rivelazioni del pentito Antonio Cossidente sulla morte di sua madre, che era scomparsa il 6 maggio 2015 da Limbadi. Secondo il collaboratore di giustizia, la giovane mamma di tre figli sarebbe stata uccisa davanti alla sua proprietà e il suo corpo sarebbe stato dato in pasto ai maiali.

Omicidio Maria Chindamo

Le dichiarazioni del pentito sono state diffuse recentemente, ma da diversi anni la Procura aveva iniziato ad indagare sulla pista dell’omicidio. Sulla fiancata dell’auto di Maria Chindamo erano state trovate delle grosse chiazze di sangue, che testimoniavano una violenta aggressione. Antonio Cossidente ha spiegato che la giovane mamma di tre figli sarebbe stata assassinata e il suo corpo sarebbe stato dato in pasto ai maiali. “Ho immaginato la scena, per me è stato terribile” ha spiegato Federica Punturiero, figlia della donna scomparsa. “Noi abbiamo bisogno della verità e ci appelliamo alla parte buona della Calabria, che esiste” ha dichiarato Federica a Chi l’ha visto. Maria Chindamo era una madre separata che aveva iniziato una nuova relazione sentimentale e si occupava dell’azienda agricola che amministrava per conto dei figli, che l’avevano ereditata dai nonni, genitori del suo ex Ferdinando Punturiero.

Dopo la morte dell’uomo, che ha scelto di togliersi la vita dopo il divorzio, Maria era stata criticata dalla famiglia di lui per il suo stile di vita. La figlia punta il dito contro questa Calabria, distinguendo anche la parte sana della sua amata terra. “Voglio diventare magistrato, e voglio farlo qui, sul mio territorio” ha spiegato la ragazza. Intanto, sta aspettando le risposte nell’inchiesta sull’omicidio di sua madre. Si attende la conferma delle dichiarazioni di Cossidente, che avrebbe appreso le informazioni da Emanuele Mancuso, altro pentito, durante un periodo di detenzioni nello stesso carcere. L’uomo che Cossidente accusa, Salvatore Ascone, è il proprietario del terreno agricolo vicino alla proprietà di Maria ed è già nel registro degli indagati. Il tribunale del Riesame lo ha scarcerato, ritenendo che non vi fosse pericolo di inquinamento di prove o reiterazione del reato. Secondo la ricostruzione della Procura, Ascone, che era interessato ai terreni gestiti da Maria, avrebbe organizzato il delitto e fatto distruggere il corpo.