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Pendolari ironizzano sui disservizi, Trenord chiede 10mila euro di danni

trenord pendolari

Trenord ha inviato una richiesta di risarcimento danni di 10mila euro a un'associazione di pendolari che ha ironizzato sui disservizi della società.

L’associazione di pendolari Mi.Mo.Al aveva pubblicato su internet un video satirico in cui ironizzava sui disservizi di Trenord e di tutta risposta la società di trasporti ha pensato bene di chiedere un risarcimento danni di ben 10mila euro, con annessa diffida e minaccia di processo civile se la somma non dovesse essere versata. Trenord ha infatti denunciato di essere stata diffamata e offesa dal video dell’associazione, il quale semplicemente mostrava le tabelle con i dati dei treni cancellati durante gli ultimi mesi.

Trenord chiede risarcimento ad associazione di pendolari

Tutto ebbe inizio lo scorso mese di dicembre, quando Trenord pubblicò sui suoi canali social un video promozionale in cui veniva elogiata la qualità dei servizi offerti, anche in un periodo difficile come quello dell’emergenza sanitaria. Video che tuttavia secondo i membri dell’associazione Mi.Mo.Al (che riunisce i pendolari della tratta ferroviaria Milano-Mortara-Alessandria) non rispecchierebbe la realtà dei fatti.

A questo punto la Mi.Mo.Al. ha voluto cercare almeno di ironizzare su una questione assai delicata, aggiungendo al video originale di Trenord una tabella in sovrimpressione in cui venivano indicati i dati delle cancellazioni e dei ritardi dei treni, tutti dati ufficiali come afferma l’associazione: “Non abbiamo mai voluto diffamare Trenord, solo ci sembrava alquanto improbabile che un pendolare potesse sentire verso Trenord la stessa ammirazione che ha verso Babbo Natale”.

La lettera della società di trasporti

Nonostante fosse una semplice satira la società di trasporti non l’ha però presa bene, ed ecco che lo scorso 8 gennaio ha inviato all’associazione una lettera dal titolo: “Intimazione e contestuale richiesta di risarcimento dei danni per diffamazione e violazione del diritto d’autore” e affermando nel testo come il video natalizio fosse stato sfregiato con modalità del tutto offensive: Il video è stato ‘lavorato’ da parte Vostra per diffamare ed offendere Trenord utilizzando delle immagini in sovraimpressione che sono totalmente fuori luogo per i toni e per i contenuti ma anche per il contesto in cui si inseriscono, in un anno così difficile per tutti segnato dalla pandemia”.

Non si è fatta attendere ovviamente la risposta dell’associazione, che in una nota ha in ogni caso affermato di aver eliminato il video al fine di evitare ulteriori rivendicazioni strumentali: “La quantificazione del danno, priva di parametri oggettivi e riscontrabili, risulta avere natura intimidatoria nei confronti dell’associazione”. Lo stesso presidente dell’associazione Franco Aggio ha inoltre aggiunto: “Avevano con noi il dente un po’ avvelenato: tutte le volte che li abbiamo contestati con i dati, non hanno mai potuto ribattere, perché erano numeri incontestabili. Nel filmato hanno visto un’opportunità, come si dice: “Colpirne uno per educarne cento”.