> > Covid, positivo incontra prostituta: denunciato per epidemia colposa

Covid, positivo incontra prostituta: denunciato per epidemia colposa

covid positivo prostituta

Un uomo di 63 anni positivo al Covid ha violato la quarantena per incontrarsi in albergo con una prostituta. È stato denunciato per epidemia colposa.

Arriva da Pioltello, in provincia di Milano, la storia di un uomo di 63 anni che nonostante fosse positivo al Covid ha ben pensato di violare la quarantena per incontrarsi con una prostituta in un albergo della zona. L’uomo era infatti risultato positivo al tampone qualche tempo prima, ed è stato scoperto proprio grazie ai documenti consegnati alla reception al momento del check-in. I dati trasmessi alla Questura hanno potuto confermare che l’uomo fosse nella lista di positivi stilata da Ats e che in quel momento avrebbe dovuto dunque trovarsi in isolamento a casa.

Covid, positivo incontra prostituta

Una volta appurato che l’uomo era positivo al Covid è immediatamente scattata la segnalazione alle forze dell’ordine locali, che si sono recate nella struttura ricettiva alla ricerca del 63enne. Una volta rintracciato l’uomo, originario di Vignate, è stato denunciato per epidemia colposa in quanto con la sua condotta ha messo in pericolo non solo la salute della ragazza, ma anche quella delle altre persone incontrate.

L’episodio accaduto a Pioltello dà ancora una volta la conferma di come le ragazze e le donne che esercitano la prostituzione siano tra le categorie meno tutelate durante l’emergenza sanitaria. Interpellata sulla questione, la Cooperativa lotta contro l’emarginazione Onlus aveva raccontato come negli ultimi mesi molte donne si siano rivolte all’associazione soprattutto per il reperimento di generi alimentari. L’operatrice di Unità di Contatto per la prostituzione Valeria Impedovo aveva inoltre aggiunto: “Il dopo Covid non sappiamo cosa porterà: la cosa certa è che se le istituzioni non riusciranno a dare risposte concrete a questa categoria di persone. Il rischio è che le economie illegali e lo sfruttamento diventino ancora più forti, con ripercussioni sui territori”.