> > Indagato Enrico Coscioni nell'inchiesta per gli appalti covid

Indagato Enrico Coscioni nell'inchiesta per gli appalti covid

Appalti covid indagato Enrico Coscioni

Appalti per l'emergenza covid: indagato Enrico Coscioni, consulente alla sanità di De Luca.

Prosegue l’inchiesta per gli appalti per l’emergenza covid avviata lo scorso aprile dal procuratore Giovanni Melillo per verificare eventuali turbative d’asta per l’acquisizione dei materiale medico ospedaliero e la realizzazione dei Covid Hospital. Il pool di pm composto Antonello Ardituro, Simone De Roxas, Mariella Di Mauro e Henry John Woodcock ha messo ora nella lista degli indagati anche Enrico Coscioni, cardiochirurgo salernitano e consulente per la sanità del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Nello specifico la procura intende far luce sulle convenzione di Ebris, l’Istituto europeo di ricerche biomediche di Salerno nel cui consiglio d’amministrazione siede Coscioni che è anche presidente dell’Agenas, l’Agenzia nazionale incaricata di valutare l’efficienza dei sistemi sanitari regionali.

Appalti covid: indagato Enrico Coscioni

Con Coscioni sale a 15 il numero degli indagati per i quali la Procura ha chiesto la proroga delle indagini preliminari. Oltre a lui ci sono il direttore dell’Istituto zooprofilattico di Portici Antonio Limone, il presidente di Soresa Corrado Cuccurullo, l’imprenditore Antonio Fico, titolare del centro di analisi Ames di Casalnuovo, i fratelli Alberto ed Enrico Venturato, titolari della Med di Padova (azienda che ha realizzato gli ospedali di Ponticelli, Caserta e Salerno), Luca Cascone, consigliere regionale molto vicino a De Luca, Italo Giulivo, dirigente della Protezione civile regionale, e altri imprenditori di rilievo.

I magistrati non hanno motivato l’avviso, motivo per cui al momento non è possibile dire con chiarezza quale sia il contenuto dell’investigazione, ma, come riportato da Repubblica, Coscioni finirebbe nella lista degli indagati per il suo rapporto con Limone, Fico e Cuccurullo. Nello specifico ci sarebbe una convenzione da 120mila euro firmata alla fine del 2020 tra l’istituto Zooprofilattico ed Ebris per uno studio sui disturbi dello spettro autistico nei bambini, mentre la Regione Campania a novembre aveva affidato – sempre alla fondazione di Coscioni – un progetto da 300mila euro per la ricerca sul covid e le conseguenze che questo poteva avere sui polmoni dei pazienti anziani. Ancora poche dunque le certezze e i dubbi in merito a come siano stati gestiti i soldi pubblici durante l’emergenza covid, motivo che spinge la procura ad andare avanti con la lista degli indagati che potrebbe ulteriormente estendersi.