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Ricciardi: "Terza ondata si poteva evitare seguendo i miei avvertimenti"

Covid Ricciardi terza ondata

Se l'Italia avesse adottato una strategia "No Covid", secondo Ricciardi si sarebbe potuta evitare la terza ondata di contagi.

Il consigliere del Ministero della Salute Walter Ricciardi ha affermato che la terza ondata di contagi poteva essere evitata dando ascolto ai suoi avvertimenti e adottando una strategia “No Covid” come quella impiegata da paesi come la Nuova Zelanda o l’Australia.

Ricciardi: “Terza ondata era evitabile”

La dichiarazione è giunta durante il webinar “Obbligati a crescere” in cui l’esperto ha spiegato come, laddove si sia applicata una strategia restrittiva, non solo si ha una vita normale ma anche un tasso di mortalità molto minore del nostro. Oltre all’isolamento della zona da liberare dai contagi, nel caso della Nuova Zelanda e dell’Australia tutto il paese, servirebbe poi una campagna di motivazione e comunicazione. L’obiettivo deve infatti quello di convincere tutti quanti ad operare per uno sforzo comune per liberarsi del virus nel giro di cinque o sei settimane.

Normalmente, ha continuato Ricciardi, per frenare i contagi basterebbe una zona rossa di due o tre settimane. Ma per una situazione di circolazione intensa come quella italiana i tempi si allungherebbero ad un mese e mezzo. “Per mantenere le zone protette libere dal virus bisogna poi convertire tutti gli alberghi e le strutture che accolgono turisti per quarantena e isolamento dove mettere chi arriva da fuori“, ha continuato citando sempre l’esempio della Nuova Zelanda.

Secondo lui una strategia del genere, basata su un lockdown ferreo di qualche settimana, si rivelerebbe molto più vantaggiosa rispetto a quella fin qui adottata fatta di parziali chiusure e riaperture. “L’Europa non lo capisce, servirebbe una decisione convinta dei governi. In mancanza si può ipotizzare anche un percorso dal basso, promosso da città e regioni“, ha concluso.