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Stipendi: a quanto ammontano gli aumenti con il taglio del cuneo fiscale?

Cuneo fiscale e busta paga

Il taglio del cuneo fiscale avrà un effetto significativo sugli stipendi dei lavoratori full-time e full-month, con aumenti per il 90% dei beneficiari

Ottime notizie dal fronte dei lavoratori, il taglio del cuneo fiscale, in vigore dal luglio 2023, comporta un aumento medio di 98 euro lordi in busta paga. L’Inps stima che il 57% dei lavoratori avrà un beneficio superiore ai 100 euro al mese.

Gli stipendi dei lavoratori: di media 98euro lordi in più

L’Inps ha calcolato che il taglio del cuneo fiscale si tradurrà in un incremento medio di circa 98 euro lordi in busta paga. Questa valutazione è inclusa nel loro rapporto annuale.

Il taglio del cuneo fiscale avrà un impatto significativo sugli stipendi dei lavoratori full-time e full-month, con un aumento medio di 123 euro lordi. Circa il 90% dei beneficiari, come riporta il corriere.it, vedrà un aumento superiore a 100 euro, mentre il 48% avrà importi superiori a 125 euro e l’8% persino oltre 150 euro. Questo rappresenta un notevole incremento della retribuzione, basato su un imponibile medio di 1.500 euro. L’Inps prevede che la distribuzione dei beneficiari rimarrà simile al 2022.

Cuneo fiscale 2023: cosa chiedono i sindacati

Lo sconto sui contributi previdenziali, aumentando il taglio del cuneo fiscale per redditi fino a 35 mila euro, scade il 31 dicembre. Il governo valuta l’opzione di prorogare la misura nel 2024, secondo il senatore Gianni Rosa.

I sindacati chiedono una riduzione permanente del cuneo fiscale in Italia, valutata a 14 miliardi di euro, e altre misure strutturali come la detassazione della contrattazione di secondo livello e l’incremento della produttività. Il segretario generale Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha presentato queste richieste in un dibattito con Confindustria Federvarie.