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Cure domiciliari, nessun annullamento: "Speranza dovrebbe dimettersi"

Roberto Speranza

Erich Grimaldi, avvocato che ha presentato il ricorso al Tar, ha dichiarato che Speranza dovrebbe dimettersi perché la sua gestione è stata fallimenta

Erich Grimaldi, avvocato che ha presentato il ricorso al Tar, ha dichiarato che Roberto Speranza dovrebbe dimettersi perché la sua gestione dell’emergenza è stata completamente fallimentare, sia durante il governo Conte che durante il governo Draghi. 

Cure domiciliari, nessun annullamento: “Non è stato annullato il provvedimento del Tar”

I medici del Comitato per le cure domiciliari sono rimasti sorpresi per la decisione del Consiglio di Stato di sospendere la sentenza del Tar che bocciava il “protocollo Speranza“. “È successo un bel casino” ha commentato Erich Grimaldi, avvocato che insieme alla collega Valentina Piraino ha portato avanti il ricorso contro l’approccio “tachipirina e vigile attesa“, su Il Giornale. “Il ministero ha presentato appello due giorni fa e il presidente Franco Frattini ha scelto di sospendere l’efficacia della sentenza, rimandando tutto all’udienza del 3 febbraio. Bisogna però essere precisi: non è stato annullato il provvedimento del Tar. È solo un decreto cautelare” ha sottolineato, spiegando che si aspettava il ricorso perché altrimenti Speranza si sarebbe dovuto dimettere, ma è comunque perplesso. “Frattini è lo stesso presidente che nell’aprile del 2021 sulle linee guida del 30 novembre, quindi parliamo della stessa materia, aveva rigettato l’istanza cautelare. Perché all’epoca no e oggi sì? Il punto è che ha ragionato sulla base della sentenza e delle deduzioni del ministero, senza poter ancora sentire la nostra difesa” ha aggiunto il legale. 

Cure domiciliari, nessun annullamento: “Il Ministero ha costretto i medici a rispettare le indicazioni”

Noi abbiamo sempre fatto riferimento alla legge Bianco-Gelli. Quando ci sono delle linee guida o raccomandazioni, il medico tende a seguirle. Ne è condizionato. E questo perché adeguarsi alle prescrizioni ufficiali lo svincola da eventuali responsabilità penali” ha spiegato Erich Grimaldi. L’articolo 590 sexies del Codice Penale dice che “la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida”, per questo l’avvocato ha spiegato che anche se il medico ha la libertà di agire come vuole, in emergenza Covid, rischierebbe di risponderne penalmente in caso di morte del paziente. “Anche se nel testo non c’è scritto ‘prescrizioni’, quando il ministero dice cosa fare e non fare, di fatto sta costringendo il medico a rispettare le indicazioni” ha aggiunto il medico. “Se il ministero si fosse limitato a indicare quali farmaci possono essere utili contro il Covid, ok. Ma se invece al medico viene detto di aspettare che il paziente sviluppi febbre sopra i 38 e una saturazione non inferiore a 90, di prescrivere paracetamolo o fans, e di non usare cortisone, eparina, antibiotico… beh: di fatto si sta indicando al medico cosa fare. Quindi lui, per non rischiare, applica queste raccomandazioni” ha spiegato Grimaldi

Cure domiciliari, nessun annullamento: “Speranza dovrebbe dimettersi”

Frattini sostiene che si tratta solo di “raccomandazioni” non vincolanti. “E allora come la mettiamo con tutti quei medici chiamati dall’Ordine di riferimento perché non hanno rispettato le linee guida? Allora: sono vincolanti, oppure no?” ha chiesto Erich Grimaldi, che ha sottolineato che ancora oggi viene usato spesso questo protocollo. “Al Comitato terapia domiciliare sono arrivate migliaia di richieste di persone lasciate a casa con la vigile attesa. È successo in prima, seconda e terza ondata. E continua ad avvenire oggi. Ma noi non possiamo sostituirci al servizio sanitario nazionale, abbiamo solo pochi medici volontari, quindi dobbiamo correggere gli errori all’origine” ha spiegato il legale, che ha sottolineato di aver depositato degli studi secondo cui il paracetamolo non è indicato per il Covid. L’obiettivo è dimostrare “la macroscopica irragionevolezza e l’illogicità delle indicazioni terapeutiche della vigile attesa” ma anche “far capire che l’intervento contro la malattia deve essere precoce“. Erich Grimaldi è convinto che Roberto Speranza dovrebbe dimettersi.La sua gestione dell’emergenza, sia col governo Conte che con quello Draghi, è stata fallimentare: se non avessero dimenticato la medicina territoriale, e non avessero emesso quella circolare, forse oggi non avremmo 140mila morti” ha concluso.