> > Da una tragedia a un miracolo: il bambino ferito a Gaza e l'incredibile inter...

Da una tragedia a un miracolo: il bambino ferito a Gaza e l'incredibile intervento a Torino

bambino gaza torino

Un bambino di 8 anni ferito in un’esplosione a Gaza ritrova la vista grazie a un intervento alle Molinette di Torino.

La storia di Asaad, un bambino di 8 anni rimasto vittima di una tragica esplosione a Gaza, è una testimonianza di speranza e resilienza. Dopo aver subito gravi ferite che gli avevano compromesso la vista, Asaad ha potuto riacquistare la capacità di vedere grazie a un delicato intervento chirurgico eseguito all’ospedale Molinette di Torino. Questo caso straordinario dimostra come la medicina possa fare la differenza anche nelle situazioni più disperate, regalando una nuova possibilità di vita.

Intervento complesso a Torino: la storia di un bambino arrivato da Gaza

Asaad ha solo otto anni e fino a pochi giorni prima dell’intervento non vedeva più dall’occhio destro, perso in un’esplosione a Gaza che gli ha anche strappato la madre e la sorellina, lasciandolo solo e gravemente ferito.

Il bambino è giunto in Italia grazie alla missione umanitaria “Food for Gaza”, promossa dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Ministero degli Esteri. Con lui sono arrivati altri due bambini feriti, accolti presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

Arrivato pochi giorni fa a Torino con una gamba amputata e gravi ustioni sul corpo, la gravità della lesione oculare di Asaad è stata subito riconosciuta dal personale medico, che ha disposto un intervento urgente.

L’operazione è stata eseguita dal professor Michele Reibaldi, direttore dell’oculistica universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino. Reibaldi ha poi riferito che il bambino ora sta molto bene e che, grazie all’intervento, potrà conservare l’occhio e la vista.

“Il sorriso che ci ha regalato il giorno dopo l’intervento, appena gli è stata rimossa la benda, è stata una gioia immensa ed una speranza per il futuro, racconta Reibaldi, come riportato dall’ANSA.

Da Gaza a Torino: l’intervento che ha cambiato la vita a un bambino di 8 anni

L’operazione è stata definita estremamente complessa dal chirurgo che l’ha eseguita, spiegando che si è trattato di una chirurgia “pole to pole”, che ha coinvolto tutte le strutture oculari. Durante l’intervento sono state riparate le ferite alla sclera e alla cornea, ricostruita l’iride, rimossa la cataratta traumatica, inserita una lente intraoculare artificiale e infine effettuata una vitrectomia per rimuovere l’emorragia e i corpi estranei nella retina posteriore.

Si è trattato di un lavoro di squadra che ha coinvolto operatori sanitari, medici specialisti, strutture d’eccellenza e organizzazioni istituzionali. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori Federico Riboldi (Sanità) e Maurizio Marrone (Cooperazione internazionale), hanno sottolineato come l’altissima qualità dell’ospedale Regina Margherita e della Città della Salute e della Scienza, unita alla straordinaria professionalità di medici e personale sanitario, abbia fatto la differenza nella cura del bambino.