Giampiero Casoni Dai voli di Elon Musk a quelli degli oligarchi russi: Jack Sweeney, il tracciatore che ha ammaliato il miliardario Usa cambia obiettivo: il 19enne che ha messo a punto un sistema-segugio ottimale ora punta i “ricconi” che fuggono dalla guerra contro l’Ucraina. Jack è uno studente del primo anno dell’University of Central Florida e da un po’ è l’incubo ricorrente del team di sicurezza di Elon Musk. Perché? Perché il 19enne ha messo a punto un sistema di tracciamento automatico per il jet del fondatore di Tesla.
Jack il tracciatore cambia obiettivo: non è più Elon Musk
Dovunque il jet di Musk vada Seeeney lo traccia e mette atterraggi e ripartenze su Twitter. Il Ceo di Tesla aveva provato varie volte a convincere Sweeney a togliere l’account, offrendo 5mila dollari ma invano. Ma ora Musk dorme sonni più tranquilli perché Sweeney ha deciso di cambiare obiettivo: gli oligarchi russi e i loro mezzi privati. Il primo tweet risale al 27 febbraio su @RUOligarchJets, appena dopo l’entrata in vigore delle sanzioni contro i miliardari amici o sodali di Vladimir Putin.
L’ultimo tweet: Abramov è decollato da Londra
Lo scopo è fare tana agli oligarchi ed ai loro beni extra lusso. Sweeney ha deciso di braccare nei cieli nove oligarchi: fra loro Vladimir Potanin, ex vice primo ministro e Roman Abramovich, ex proprietario e fresco cedente del Chelsea. Attraverso una serie di bot collegati ai sistemi di tracciamento, Sweeney tampna sia velivoli ad ala fissa che ad alla rotante. L’ultimo tweet? Ci dice che il jet di Alexander Abramov è da poco partito da Londra.
