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Diciotti: Kyenge a Catania per ringraziare operatori in nave

Diciotti: Kyenge a Catania per ringraziare operatori in nave

Cécile Kyenge è a Catania per ringraziare gli operatori della Diciotti. L'ex ministro: "Da Paese che accoglie, l'Italia è diventata punitiva".

L’europarlamentare Cécile Kyenge è a Catania per ringraziare gli operatori della Diciotti. La sua presenza riguarda anche l’analisi di alcuni aspetti della vicenda, di cui la Kyenge dovrà relazionare alla Commissione Europea.

“Migranti, non mantenuti”

“Nessun migrante che viaggia per l’Italia si aspetta di essere mantenuto a spese del paese ospitante”. In un’intervista rilasciata a CataniaToday, l’europarlamentare Cécile Kyenge spiega il motivo della sua visita a Catania: ringraziare gli operatori della nave Diciotti, per l’umanità dimostrata ai migranti a bordo, ma non solo. L’ex ministro vuole far luce su alcuni aspetti della vicenda, da riportare alla Commissione Europea, ma soprattutto ribadire che l’Italia è un Paese che accoglie. “L’Italia è sempre stata conosciuta come terra di accoglienza” ha ribadito l’europarlamentare, che però ha aggiunto: “Da uno stato protettore, unanimamente applaudito nel mondo, il nostro Paese si sta trasformando in Stato punitivo“.

L’accusa al governo

La vicenda della Diciotti rappresenta, secondo Kyenge, l’esempio concreto del fallimento del governo italiano. L’affondo dell’europarlamentare è rivolto alla fobia del diverso “di matrice salviniana” che avrebbe trasformato profondamente il Paese. La critica di Cécile Kyenge arriva in un momento non certo facile per l’Italia. La sua visita a Catania è all’indomani della divulgazione dello studio dell’Istituto Cattaneo sull’idea distorta degli italiani sulla presenza degli stranieri. Una percezione falsata soprattutto da dati gonfiati, presumibilmente diffusi dai partiti in sede di campagna elettorale. D’altra parte però non si deve dimenticare lo stallo in cui si è trovata Messina, con il sindaco Cateno De Luca che denuncia l’inadeguatezza della città ad ospitare i migranti.

Kyenge: gli italiani si interroghino

Cécile Kyenge non si pronuncia sulla vicenda giudiziaria di Matteo Salvini. Eppure, non disdegna un colpo di fioretto nei confronti dei 2 leader a capo del governo, insieme a Giuseppe Conte: “Io penso che in questo momento si voglia fuorviare l’attenzione su altri temi, provando a portare le persone all’esasperazione. Del resto gli slogan che i 2 partiti al governo avevano portato avanti in campagna elettorale vertevano spesso su di un miglioramento della vita degli italiani. Non mi pare che sia avvenuto questo fino ad oggi: le persone dovrebbero chiedersi che cosa sta succedendo realmente”.