Lisa Pendezza Una donna di 40 anni è morta all’ospedale Torrette di Ancona per le conseguenze dell’ingestione di un acido. Il 1 settembre la donna si trovava a casa di familiari, ad Apiro (Macerata), quando ha inavvertitamente ingerito una sostanza acida. I parenti hanno lanciato l’allarme: immediato l’intervento degli uomini della Piros e del 118 di Cingoli. I soccorritori sono riusciti a salvarle la vita e a trasferirla in ospedale, ma le sue condizioni erano molto gravi. È deceduta dopo tre settimane dall’incidente.
I precedenti
Il 21 marzo una donna di 63 anni di Cecina è stata ricoverata all’ospedale di Livorno per ingestione di acido muriatico. Le condizioni della donna sono apparse gravissime. È giunta in pronto soccorso in codice rosso e in stato di incoscienza.
Il 6 gennaio la medesima sostanza è stata ingerita da un uomo di 33 anni, in provincia di Napoli. L’allarme è stato lanciato dopo che l’uomo ha lamentato un improvviso malore. Ricoverato all’ospedale di Sant’Anna e San Sebastiano, è stato operato d’urgenza e poi trasferito al reparto rianimazione.
Il 24 ottobre 2017, una donna di 32 anni di Mason Vicentino ha ingerito volontariamente dell’acido muriatico. Il gesto è stato dettato dalla disperazione dopo una violenta lite col marito. La donna è stata ricoverata nel reparto di rianimazione all’ospedale di Bassano del Grappa. Intorno alle 18 alcuni vicini di casa avevano contattato il 112 per segnalare forti grida provenienti dall’appartamento della coppia, di origine macedone. I carabinieri, guidati dal capitano Adriano Fabio Castellari, sono intervenuti e hanno riportato la situazione alla calma. Ma alle 22.15 il marito ha chiamato nuovamente le forze dell’ordine per segnalare l’ingestione di acido da parte della moglie. Sembra che la donna soffrisse da tempo di una forte depressione.
