Rodolfo Raineri E’ avvenuto in circostanze ancora poco chiare, l’incidente che ha coinvolto un autobus di tifosi in Ecuador. L’autobus trasportava una cinquantina di sostenitori del Barcelona SC e si sarebbe incappottato su una strada di montagna provocando dodici morti e numerosi feriti. Incidenti di questo tipo sono all’ordine del giorno nel Paese, che ne fa uno dei meno sicuri al mondo per trasporto su strada.
Di ritorno da una partita
Sono almeno 12 le vittime accertate nell’incidente in cui un autobus si è rigirato sul lato uscendo dalla carreggiata. L’incidente è avvenuto in Ecuador mentre l’autobus percorreva una strada provinciale tra Cuenca, nel sud del paese, e Molleturo, intorno alle 4 di pomeriggio, ora locale. Nel bus vi erano 42 persone, tutti fan del Barcelona, ed erano di ritorno da un match giocato a Cuenca, in cui il team ospitante, il Deportivo Cuenca ha parso contro la squadra di Guayaquil. Il Barcelona SC è uno dei team più popolari nel Paese e non è da confondere con l’omonima squadra spagnola.
Non è chiaro cosa abbia causato l’incidente. Gli ufficiali della commissione trasporti ecuadoregna sono sulla zona dell’incidente ed hanno dichiarato che l’autobus era in possesso di tutti i documenti necessari per la guida e che aveva passato un controllo lo scorso febbraio.
Un testimone sul posto ha riferito ad un’emittente tv locale che l’autobus si sarebbe incappottato nel tentativo di sorpassare un veicolo.
Poca sicurezza stradale
Il personale medico è arrivato sul posto poco dopo per prendersi cura delle persone rimaste coinvolte nell’incidente. I feriti, trenta persone, sono stati tutti ricoverati in vari ospedali della regione, per altre dodici persone invece non c’è stato nulla da fare e sembra che siano morte sul colpo.
Il presidente del Barcelona, Jose Cevallos, ha inviato un messaggio di cordoglio, riportando che la notizia era stata accolta “con molto dolore” da parte della squadra. Cevallos ha anche detto poi in un tweet che nello stadio della squadra sarebbe stata allestita una camera ardente in memoria delle vittime dell’incidente.
Subito dopo Cevallos, anche l’associazione calcistica ecuadoregna ha espresso le sue condoglianze.
Secondo alcune statistiche, ogni giorno ci conterebbero almeno otto morti sulle strade ecuadoregne. Il 96% di questi casi, secondo un’associazione che si occupa di incidenti sulla strada, Justicia Vial, si verificherebbe per errore umano. In una recente classifica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Ecuador è il primo dei paesi latino-americani per morti su strada. Superano però l’Ecuador in classifica paesi come la Thailandia e la Libia, seguiti poi per lo più da paesi africani come il Malawi e la Tanzania.
