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Thailandia, i 12 ragazzi lasciano l'ospedale

Thailandia, i 12 ragazzi lasciano l'ospedale e rispondono ai giornalisti

Un giorno d'anticipo per la dimissione dall'ospedale dei ragazzi salvati da una grotta. Le loro condizioni sono stabili. Indetta conferenza stampa.

Un giorno d’anticipo per la loro dimissione dall’ospedale. Secondo il personale medico le condizioni di salute dei 12 ragazzi – rimasti intrappolati per due settimane nella grotta di Tham Luang, in Thailandia – sarebbero stabili, tanto da consentire loro di lasciare l’ospedale anche mercoledì 18 luglio 2018. Nella loro agenda è prevista una conferenza stampa con i giornalisti, ma le autorità locali hanno predisposto alcune precauzioni in sede di intervista, tali da consentire ai ragazzi di poter riprendere la loro vita normale.

Dimissioni anticipate

Le condizioni di salute dei 12 piccoli calciatori e del loro allenatore hanno convinto i medici dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai a dimettere i ragazzi e il loro allenatore prima del previsto. Appena usciti dalla grotta, la squadra era stata fatta subito ricoverare per disposizione delle autorità locali thailandesi. Il 18 luglio i ragazzi potrebbero già lasciare l’istituto ospedaliero e rientrare finalmente a casa, con un’avventura da raccontare.

Thailandia, i 12 calciatori lasciano l'ospedale

La loro storia ha fatto il giro del mondo e saputa la notizia delle dimissioni in anticipo dal loro ricovero, i giornalisti hanno chiesto una conferenza stampa. Le autorità hanno dato il loro benestare, ma a patto che siano rispettate alcune condizioni. Secondo quanto riportato dal Guardian il motivo di tali precauzioni consiste nella volontà di dare da un lato risalto ai ragazzi, concedendo loro la possibilità di raccontare ciò che è accaduto, ma allo stesso tempo tutelarli, in quanto si tratta comunque di bambini tra gli 11 e i 16 anni, che hanno vissuto un’esperienza fuori dal comune, ma che devono adesso ritornare alla loro vita normale.

Pertanto, i giornalisti dovranno presentare preventivamente le domande che intenderanno fare ai giovani calciatori. I quesiti saranno valutati da uno psicologo e in sede di conferenza stampa saranno posti ai piccoli intervistati da un moderatore.

Una storia da raccontare

Tranquillizza vedere i giovani Wild Boars – questo il nome della loro squadra – sani e salvi, pronti per tornare a casa, con una storia da raccontare. La verità è che il loro caso avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia: intrappolati da soli nella grotta di Tham Luang, senza via d’uscita, con i canali delle gallerie in serio rischio di allagamento, a causa dei monsoni. La paura si è fatta sentire di più in quegli 8 giorni di ricerca interminabile, in cui non si sapeva se i ragazzi fossero sopravvissuti oppure no. Nel frattempo la notizia si è diffusa in tutto il mondo e quando il 2 luglio due sommozzatori britannici comunicarono di averli trovati, a tirare un sospiro di sollievo non sono state le sole famiglie dei ragazzi. Dal loro ritrovamento, il personale di soccorso ha studiato diversi modi per tirare fuori la squadra dalle profondità della grotta. Era stato anche comunicato che i sommozzatori stavano addestrando i giovani intrappolati ad affrontare le immersioni. L’operazione di salvataggio è durata 3 giorni. L’incubo è finito e adesso i ragazzi sono salvi e con una grande avventura da raccontare.

“Tutti volevamo visitare la grotta”

Nella conferenza stampa di mercoledì 18 luglio 2018, i 12 componenti della squadra di calcio thailendese, Wild Boars rispondono alle domande dei giornalisti. Attorno a loro si è scatenato un fenomeno mediatico, che le autorità hanno voluto scongiurare, organizzando la conferenza stampa, non appena i ragazzi sono stati dimessi dall’ospedale.

Non nascondo di aver avuto paura, in quei giorni, e di quanto fosse forte in loro il desiderio di tornare a casa. Quando i sommozzatori britannici li hanno trovati, passata la sorpresa di non vedere dei soccorritori thailandesi, i ragazzi si sono resi conto di essere intrappolati da 10 giorni. “I nostri cervelli erano molto lenti in quel momento”.

Ad alleggerire il clima della conferenza stampa e rompere il ghiaccio ha pensato una domanda sui Mondiali di Russia 2018. I ragazzi sorridono, dicendo che non vedono l’ora di aggiornarsi sull’esito delle partite.Alla domanda del perché si sono avventurati tra le gallerie di Tham Luang, la risposta è stata che tutta la squadra era d’accordo nel visitare la grotta.I loro sguardi sono comunque sereni, segno che le valutazioni del personale medico si sono dimostrate esatte e idonee a giustificare le dimissioni anticipate del gruppo dall’ospedale.