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Epatite di origine sconosciuta in Europa: casi in Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna

Allarme per una misteriosa epatite "pediatrica"

Le autorità sanitarie dell'Ue e del Regno Unito stanno studiando l'epatite di origine sconosciuta che fa registrare molti casi in Europa

Epatite di origine sconosciuta in Europa: si registrano casi in Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna e l’allarme si sta allargando soprattutto per il fatto che l’infezione acuta colpisce i bambini e per il dato che al momento non se ne sembrano conoscere le origini. In merito fa fede un recente aggiornamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L’Ecdc ha raccolto una serie di recentissime segnalazioni, in particolare ad opera dell’Uk Health Security Agency.

Epatite di origine sconosciuta in Europa

Ma non è solo la Gran Bretagna a tremare, lo conferma il report: “Altri casi sono stati segnalati in Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna”. Nel Regno Unito i casi censiti finora sono circa 70. Ma c’è di più e l’Ecdc lo sottolinea: “Inoltre sono stati segnalati 9 casi di epatite acuta tra bambini di età compresa tra 1 e 6 anni in Alabama (Usa) che sono risultati positivi anche per adenovirus“. Da questo punto di vista “sono in corso indagini in tutti i paesi che hanno segnalato dei casi, tuttavia al momento la causa esatta di queste epatiti rimane sconosciuta”.

Gran Bretagna paese finora più colpito

Il paese più colpito è la Gran Bretagna e gli esperti dell’Uk Health Security Agency finora hanno solo rimarcato un dato: quello per cui “non è stato identificato alcun collegamento tra i casi e il vaccino anti Covid-19 e le dettagliate informazioni sui casi raccolte attraverso un questionario su cibo, bevande e abitudini personali, non sono riuscite a identificare alcuna esposizione comune tra i bambini”. I casi analizzati hanno una sorta di peculiarità: “La maggior parte dei casi non aveva la febbre, alcuni hanno richiesto cure nelle unità epatiche pediatriche specializzate e pochi sono stati sottoposti a trapianto di fegato“.