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Eremita da 29 anni: costretto a tornare in Giappone

Eremita

Masafumi Nagasaki era l’unico abitante dell’isola di Sotobanari: l'eremita dopo 29 anni per motivi di salute è costretto a tornare in Giappone

Nel 1989 decise di fuggire dalla civiltà. Lontano dalla caotica quotidianità, per scoprire sé stessi e apprezzare intimamente la natura circostante. Così, Masafumi Nagasaki, 82 anni, decise di andare a vivere sull’isola deserta Sotobanari ma ora, dopo 29 anni, considerate le sue precarie condizioni di salute, le autorità hanno negato all’eremita la possibilità di rimanere solo in quell’isola. A lui non sarà permesso di morire su quella che, a distanza di quasi 30 anni, considera la sua casa. Così Masafumi è stato costretto a a tornare in Giappone.

Il caso di Masafumi, l’eremita nudo

Masafumi Nagasaki era l’unico abitante dell’isola di Sotobanari. Noto come “l’eremita nudo”: così lo aveva soprannominato un viaggiatore che lo aveva scoperto durante una delle sue avventure.

Alvaro Cerezo ha detto a news.com.au che Nagasaki si è visto costretto a dire addio alla città che ama dopo che qualcuno sull’isola lo ha visto debilitato. Così è stata avvertita la polizia e ora vive a Ishigaki, in un alloggio del governo a 60 km di distanza.

Probabilmente aveva solo l’influenza, eppure gli è stata definitivamente negata la possibilità di risiedere su quell’isola. E non gli è permesso tornare. La storia di Nagasaki è stata resa nota per la prima volta nel 2012. Prima di scappare dalla civiltà lavorava nel settore dell’intrattenimento. Poi la decisione di rifugiarsi sull’isola di Sotobanari. L’oasi è ampia un km e non c’è acqua corrente. Si trova precisamente nella prefettura giapponese di Okinawa ed è più vicina a Taiwan che a Tokyo. Le correnti che circondano l’isola sono talmente pericolose che i pescatori locali raramente lanciano reti nella zona.

L’esperienza di Masafumi

“Non faccio quello che mi dice la società ma seguo le regole del mondo naturale. Non puoi vincere la natura, per cui devi solo obbedirle completamente”, aveva detto Nagasaki. “È ciò che ho imparato quando sono venuto qui e probabilmente è per questo che mi trovo così bene”, ha aggiunto.

Per procurarsi acqua e riso, si recava in un’isola vicina utilizzando il denaro mandato dalla famiglia. L’acqua piovana la usava per lavarsi. Infatti, per il bagno e per la rasatura si procurava l’acqua attraverso la pioggia raccolta in alcune pentole. Dopo un anno di permanenza, i vestiti furono portati via in un tifone: da allora vive nudo. A tal proposito ha commentato: “Andare in giro nudi non è normale quando si vive nella società, ma qui sull’isola sembra giusto, è come un’uniforme“. Nagasaki trascorreva le giornate sdraiato al sole, puliva il campo e cercava di evitare punture di insetti.

Eremita

L’isola doveva essere il luogo dove avrebbe voluto trascorrere tutta la sua vita, fino all’ultimo dei suoi giorni. “Trovare un posto dove morire è importante e ho deciso che dovrà essere qui. Non c’è niente di meglio che morire circondati dalla natura“, aveva fatto sapere.