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Ermal Meta con Pio e Amedeo: pace fatta su Twitter

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Ermal Meta ha fatto pace con Pio e Amedeo dopo la battuta del duo comico in diretta nella finale di Amici 17: la replica del cantante su Twitter

Ermal Meta sembra aver preso nel migliore dei modi lo sketch del duo comico Pio e Amedeo. Lo ha fatto con un sorriso e una simpatica replica via Twitter. La battuta di Pio Amedeo gli era stata rivolta lunedì sera nel corso della finale di Amici 17. Il duo comico pugliese, noto per la sua irriverenza, aveva ideato una gag nella quale chiedeva un’offerta in denaro ai giudici della trasmissione di Canale 5, condotta e ideata da Maria De Filippi. Arrivato il turno di Ermal Meta, Pio e Amedeo avevano fatto un’uscita da molti giudicata infelice.

“Dai che tu sei arrivato dall’Albania con il gommone e ti abbiamo aiutato noi dalla Puglia, caccia i soldi Ermal. Matteo (Salvini, ndr) vedi che ‘sti ragazzi sono bravi, non li cacciamo dai teniamoli”. Così hanno detto Pio e Amedeo: al che lo sguardo del cantante si è mostrato stato a dir poco imbarazzato, con un sorriso forzato. Il cantautore albanese ha anche tentato una bonaria pacca sul sedere nei confronti dei due comici. Insomma, non sembrava che Ermal Meta l’avesse presa bene. A trasmissione conclusa, però, il cantante ha deciso di replicare alla battuta dei due comici su Twitter: “Pio e Amedeo, comunque, mi devono ancora restituire il gommone!”. I fan dell’artista sembrano aver apprezzato il suo gesto. In questo modo l’incidente “diplomatico” dovrebbe essere stato evitato.

Ermal Meta: l’arrivo in Italia

Ermal Meta è nato nel 1981. All’età di 13 anni si è trasferito a Bari con la madre, il fratello e la sorella. Il cantante non ha mai negato di aver fatto questa precisa scelta allo scopo di troncare i rapporti con il padre violento. In un’intervista a Vanity Fair, Ermal aveva anche raccontato come si era svolto il suo viaggio per arrivare in Italia. “Dall’Albania ci sono venuto su un traghetto normale, con mamma e sorella, mica con il barcone come ha scritto qualcuno. In Italia sono stato accolto benissimo da tutti, sono stato molto fortunato”. Vietato morire, il suo successo sanremese, è un brano che parla proprio del suo passato. “Tutte le mie canzoni sono autobiografiche”, ha sottolineato Ermal Meta, per poi evidenziare: “Non voglio cadere nel sentimentalismo, perché lo aborro. Il particolare, qui, serve solo a riflettere il generale. E il soggetto della canzone non è la violenza, ma la disobbedienza”.

Ermal Meta è cresciuto ascoltando musica classica, dal momento che la madre è una violinista professionista. Ha cominciato a suonare pianoforte e chitarra a 16 anni. Poi ha fatto parte di vari gruppi prima di entrare negli Ameba 4 come chitarrista. Con questo gruppo prese parte al Festival di Sanremo 2006 nella sezione Giovani con il brano Rido… forse mi sbaglio, venendo però eliminato alla prima serata. Il brano è stato poi inserito nel loro unico album, intitolato Ameba 4 e prodotto dalla Sugar Music di Caterina Caselli. Poco dopo la band si scioglie, portando Ermal a intraprendere la carriera solista, così come oggi lo conosciamo.