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Estate 2018: al via la settimana più calda in Italia

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Un'intensa ondata di caldo si abbatterà sull'Italia per la prima settimana di agosto 2018. Gli esperti: è il periodo più caldo dell'estate.

Un’intensa ondata di caldo si abbatterà sul territorio italiano almeno per tutta la prima settimana di agosto 2018. Secondo Meteo.it potrebbe trattarsi del periodo più rovente per il Paese, con il termometro fisso sui 34 e 35 gradi. Gli esperti però avvisano che la colonnina di mercurio potrebbe raggiungere quota 36 e 38 gradi. Livelli da record, soprattutto nei fondovalle alpini, in pianura Padana, nelle zone interne del Centro-Sud e delle Isole.

La settimana più calda

Domenica 29 luglio 2018 è stata una giornata da bollino rosso. secondo il Ministero della Salute, le città che hanno più sofferto il caldo sono state Torino, Bolzano, Perugia e Bologna. Un piccolo assaggio di quello che si prospetta per la prima settimana di agosto. A detta degli esperti, la più calda registrata nel corso dell’estate 2018. Come riporta Meteo.it, il caldo afoso si intensificherà fino al primo week end di agosto. L’ondata di caldo si intensificherà anche di notte, con valori che anche all’alba resteranno fissi sui 22 e 24 gradi.

L’anticiclone africano

Temperature record e caldo intenso? Tutta colpa di Nerone. Sembra quasi uno scherzo, ma gli esperti, in virtù del gran caldo di cui sarà portatore, hanno battezzato l’anticiclone africano con il nome del terribile imperatore. Ma se il primo, quello vissuto nel 68 d.C., aveva incendiato Roma, il secondo surriscalderà l’Italia. Secondo quanto riportato da Meteo.it, però, si tratterà presumibilmente della classica ‘toccata e fuga’: l’anticiclone dovrebbe ritirarsi dalla penisola italiana a partire dal 5 agosto 2018.

Temporali di calore

Precipitazioni non se ne vedranno, a meno che non si tratti di ‘temporali di calore’, che potrebbero interessare anche le ore più calde della settimana. Sembra un paradosso, ma non lo è. I temporali di calore sono dovuti alla risalita di bolle d’aria – termiche, in gergo tecnico – favorite dall’intenso riscaldamento diurno. Se poi queste bolle trovano le condizioni adatte, riescono a dare vita a quei cumuli di nubi che poi originano il temporale. La risalita poi diventa ancora più facile nelle aree montuose: i pendii delle montagne rappresenterebbero per le termiche un vero e proprio trampolino di lancio per superare la barriera della pressione estiva. Una volta formatasi la nube temporalesca, il suo ciclo di vita si esaurisce rapidamente con un bell’acquazzone, tuoni e fulmini. In genere dovrebbe rinfrescare l’aria, ma più di frequente – dicono gli esperti – la rende più umida.