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Nuova Zelanda, valanga investe tre persone: il racconto

Jo Morgan e amici

"Un'enorme onda di ghiaccio che scende verso di te". Così Jo Morgan, unica sopravvissuta, descrive la valanga che ha investito lei e due suoi amici

L’avventuriera Jo Morgan, moglie dell’uomo d’affari e filantropo Gareth Morgan, volto molto noto in Nuova Zelanda, è miracolosamente riuscita a trarsi in salvo dopo essere stata investita da una enorme valanga. La donna stava facendo un’escursione notturna sul Monte Hicks, situato nel sud dell’isola del Pacifico, ed era accompagnata da due amici guide alpine, che non sono però sopravvissute all’incidente. I tre sono stati investiti dal muro di ghiaccio alle 5.30 del mattino: “Una esperienza terrificante”, racconta la donna ai microfoni di Radio New Zealand. “È un po’ come un’onda che si abbatte su di te. Proprio un‘enorme onda di ghiaccio che scende dalle pendici verso di te”.

La donna spiega di essere riuscita a salvarsi perché atterrata con il viso in una incavatura, riuscendo così ad avere aria a sufficienza per non soffocare, e perché la neve la aveva sepolta lasciandole però una mano libera. “Quando ho alzato la mano, potevo sentire che era libera, e non in qualcosa di solido”, spiega. “Quindi sono stata fortunata, perchè la mia posizione mi ha permesso di ripulirmi il viso, fare un profondo respiro, e pensare: ok, speriamo non ne venga giù dell’altra”.

Jo Morgan sepolta per oltre un’ora

Le ci è voluta mezz’ora per riuscire a raggiungere e attivare il localizzatore GPS, e un’altra mezz’ora per riuscire a liberasi. Racconta che durante questo lasso di tempo ha provato a chiamare gli altri due uomini, ma senza ricevere alcuna risposta.

I soccorsi sono partiti da Chirstchurch, una città della Nuova Zelanda situata a due ore di elicottero dal monte Hicks. Appena giunti sul posto hanno ritrovato e provato a rianimare i due uomini, ma per loro non c’è stato nulla da fare. Uno era morto sul colpo, mentre il secondo non ha resistito fino all’arrivo dei soccorsi. I due sono residenti in Nuova Zelanda, ma con origini straniere, ed erano provetti alpinisti, forniti di un’ottimo equipaggiamento.

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Ma le condizioni della neve rendevano particolarmente difficile la scalata. L’ispettore di polizia neozelandese Dave Gaskin, parlando del’incidente, ha infatti fatto sapere che il freddo ha creato grosse lastre di ghiaccio, nascoste poi dall’abbondante neve caduta. Una situazione, quella di neve fresca sovrapposta a strati di ghiaccio, che “Favorisce enormemente il distacco di grosse valanghe”, afferma.

Una difficile condizione, responsabile anche secondo la donna di aver portato alla tragedia. Nonostante fossero tutti professionisti, e nonostante le valutazioni del caso fatte dai tre prima di avventurarsi sulla montagna, “Forse questa volta ci siamo sbagliati”, afferma infatti la sopravvissuta. “Due carissimi amici hanno perso la vita oggi in circostanze tragiche. É una perdita incredibile per la comunità degli alpinisti”, ha dichiarato.

Una terribile esperienza per la donna sposata con il fondatore del sito di aste online TradeMe. Una di quelle che lasciano il segno. Una di quelle – afferma infatti la sopravvissuta – “Che ti fanno ricordare quanto sia rischioso l’alpinismo”. Tanto da decidere di abbandonarlo.