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Melbourne, molestava figlia di amici: "Era solo un gioco"

Cornelus Bezuidenhout

Cornelus Bezuidenhout ha molestato la bimba più volte, ma lei "sapeva e voleva quello che stava accadendo". E' stato condannato a 22 anni di carcere.

Un uomo di 75 anni ha più volte abusato di una bambina di 6 anni, figlia di amici. Interrogato, ha ammesso le sue colpe ma si è anche giustificato dicendo: “era un piccolo gioco che la bambina voleva”. Inserito nel registro dei condannati per violenze sessuali, è condannato a 22 anni di carcere e rischia l’espulsione dal Paese.

“La bambina sapeva quello che stava accadendo”

Cornelus Bezuidenhout, 75 anni, di origini sudafricane ma residente a Melbourne in Australia è stato condannato a 22 anni di carcere per molestie nei confronti di una bambini di 6 anni, figlia di amici. L’anziano, un ex ingegnere civile, avrebbe compiuto abusi sessuali sulla bambina in più occasioni, toccandole le parti intime sopra e sotto i vestiti. Quando è stato arrestato ha ammesso le proprie responsabilità ma ha cercato anche di discolparsi definendo quei terribili gesti “un piccolo gioco che la bambina voleva”. A suo dire la piccola lo avrebbe sedotto per divertirsi dato che “sapeva e voleva quello che stava accadendo”. Quindi, dal canto suo, Cornelus Bezuidenhout ha semplicemente partecipato al giochetto della bambina.

Condannato a 22 anni di reclusione

L’uomo è stato interrogato dalla polizia australiana nel gennaio del 2018. La vicenda era diventata nota quando la piccola di 6 anni ha chiesto più volte ai propri genitori di tenere quell’uomo lontano dalla famiglia, di non farlo entrare in casa. Inizialmente i genitori non riuscivano a comprendere il comportamento della figlia nei confronti dell’amico ma, alla richiesta di spiegazioni, la piccola vittima si sarebbe liberata spiegando tutto quello che era accaduto. “Non è carino come sembra”, avrebbe rivelato la bimba raccontando anche i particolari delle molestie. Il 5 novembre 2018 Cornelus Bezuidenhout è stato condannato dalla Victorian County Court, dichiarandosi colpevole di due capi di violenza sessuale toccando un bambino al di sotto di 16 anni. Ha ammesso di aver toccato la bambina in due occasioni nel 2017, una volta in macchina vicino alla casa della piccola e un’altra volta proprio in casa. Il giudice che lo ha interrogato, Gabriele Cannon, ha definito l’offesa dell’ingegnere civile “ripugnante” e “inaccettabile”. E’ stato condannato a 22 anni di carcere, ma dopo appena 10 mesi potrebbe ottenere la libertà condizionale. Ma l’uomo è stato inserito nel registro di quanti hanno commesso reati sessuali e, una volta libero, potrebbe essere espulso dal Paese.