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Budget Eurozona, raggiunto accordo Parigi-Berlino

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Parigi e Berlino hanno raggiunto un accordo su una proposta di budget comune, finalizzato a ridurre le differenze economiche interne all'Europa

Parigi e Berlino hanno raggiunto un accordo sulla proposta di un budget comune tra i paesi dell’Eurozona. A darne l’annuncio l’agenzia Dpa e il quotidiano Der Spiegel, che hanno avuto modo di visionare il documento di accordo siglato tra i Ministri delle Finanze dei due paesi, Olaf Shol e Bruno Le Maire. Stando a quanto proposto, il nuovo budget dovrebbe diventare operativo a partire dal 2021. Una idea già prospettata nel corso del mese di giugno 2018 dal presidente Macron, e che ha trovato una sponda nella cancelliera Angela Merkel.

Accordo che viene confermato ad Adnkronos da un portavoce del governo tedesco, Frank Paul Weber, secondo il quale “La Germania e la Francia si sono messe d’accordo per presentare una proposta comune per una possibile architettura di un budget della zona Euro”. Una proposta che i due ministri ritengono necessaria al fine di garantire “Un maggiore grado di tenuta e di competitività dell’area Euro, per garantire la stabilità del sistema nel suo insieme”, oltre che a “Sostenere rilevanti investimenti e riforme dei paesi membri dell’eurozona”. Insomma, l’obiettivo principale dichiarato sarebbe una riduzione delle differenze tra le economie dei 19 paesi membri della casa comune dell’Euro.

Stando al testo della proposta, diversamente da quanto inizialmente proposto da Macron, “Il budget sarà parte del budget dell’Unione Europea”, così da garantire l’applicazione delle regole sul controllo di bilancio e l’approvazione da parte del Parlamento Europeo.

Nessuna certezza sulle cifre

La capienza di questo budget ancora non è stata oggetto di discussione. Il Ministro francese Le Maire aveva precedentemente indicato la cifra di 20-25 Miliardi di Euro come “Un buon punto di partenza”. Una cifra che equivale all’incirca allo 0,2% del Pil dei paesi appartenenti all’area Euro. Cifra che per quanto considerevole, non raggiungeva quei “Diversi punti percentuali di Pil” auspicati invece dal presidente Macron.

Ed emerge una dettaglio preoccupante per il nostro paese, considerando la rotta di collisione tra il governo italiano e l’Unione Europea in materia di bilancio. Secondo la proposta presentata, infatti, gli stati potranno accedere al budget “Solo se perseguono politiche conformi agli obblighi previsti dal quadro di coordinamento della politica economica europea, comprese le norme fiscali”. Insomma, un bilancio destinato ed accessibile soltanto per quei paesi che rispettano le norme comuni alla casa europea in materia di bilancio. Una decisione che allo stato attuale delle cose escluderebbe l’Italia.