Antonella Ferrari La 29enne Emma Marshall ha scoperto di essere stata lentamente avvelenata dalla muffa presente nel suo appartamento. La giovane soffriva da tempo di acne, perdita della memoria, perdita di capelli e aumento di peso. “Tutti mi dicevano che ero stressata. Poi ho fatto delle analisi che hanno rivelato che i livelli di micotossina, causati dalla muffa, nel mio sangue non erano nella norma”. E’ stata lei stessa a raccontare la vicenda alla stampa locale.
Pensava fosse stress
Emma, questo il nome della giovane, si è sottoposta al consulto di diversi medici, ma nessuno aveva capito realmente di cosa si trattasse: “Tutti mi dicevano che lavoravo troppo, che quei sintomi altro non erano che il risultato di stress e stanchezza”. La diagnosi corretta è arrivata solo a seguito di una visita da uno specialista in medicina alternativa. “Con quest’ultimo medico ho parlato di tutto, e quando gli ho sottolineato che nel 2015 avevo cambiato casa, più o meno quando ho iniziato ad avvertire i primi malesseri, ha subito collegato tutto. E’ come se il mio corpo fosse stato lentamente avvelenato“.
Dopo il trasferimento, infatti, la giovane ha iniziato improvvisamente ad accusare sintomi di vario tipo come acne, esaurimento e dolori diffusi. “I medici non trovavano nulla e ho iniziato a pensare che fosse tutto nella mia testa”.
La campagna GoFundMe
Emma, per finanziare le cure che deve affrontare, ha lanciato una raccolta fondi: “I trattamenti non sono coperti attualmente dal Servizio sanitario nazionale inglese. Bisogna seguire un approccio alternativo, ma ci vorrà circa un anno prima di avere anche un tipo di ringiovanimento delle cellule staminali. Non lo faccio solo per me stessa. Voglio che anche altre persone si rendano conto di quanto sia pericoloso vivere con muffe“.
