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Thailandia, 22enne muore fulminato dal caricabatterie dello smartphone

caricabatterie

Secondo l'autopsia, la morte sarebbe avvenuta circa cinque ore prima del ritrovamento del cadavere, che presentava bruciature da ustione sulle mani.

Una tragica storia arriva dalla Thailandia, dove un uomo di 22 anni è morto fulminato dal suo smartphone mentre quest’ultimo era attaccato al caricabatterie. Il corpo senza vita della vittima – di cui ancora non è nota l’identità – è stato ritrovato da un parente con cui avrebbe dovuto incontrarsi la sera di lunedì 27 maggio. L’uomo era infatti solo nell’appartamento, in attesa dell’arrivo del parente dalla provincia di Nakhon Ratchasima.

Le parole della madre

Giunta sul posto e interrogata dai giornalisti, la madre del 22enne ha descritto il figlio come un lavoratore instancabile, che fin da bambino aiutava i genitori a vendere ortaggi nel negozio di famiglia. Al momento della scoperta del corpo, l’uomo stringeva ancora in mano lo smartphone collegato alla presa di corrente. Secondo l’autopsia, la morte sarebbe avvenuta circa cinque ore prima del ritrovamento del cadavere. Quest’ultimo presentava inoltre bruciature da ustione sulle mani, a conferma della scarica elettrica che lo ha colpito.

Un caso simile pochi mesi fa

Questo recente caso arriva inoltre pochi mesi dopo un’analoga morte avvenuta sempre in Thailandia. Agli inizi di febbraio infatti l’operaio 24enne Kritsada Supol morì fulminato dal suo smartphone mentre questo era contemporaneamente attaccato al caricabatterie e agli auricolari. Durante il ritrovamento, gli agenti di polizia della stazione provinciale di Phan Thong, riscontrarono come la vittima stesse probabilmente telefonando o ascoltando della musica, dato che erano presenti bruciature sulle orecchie e lo stesso smartphone era appoggiato sulle sue labbra.