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Colombia, attentato con esplosivo: morti 2 militari, almeno 10 feriti

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Domenica sera nel dipartimento colombiano di Arauca si è registrata un'esplosione ad opera della fazione dissidente rivoluzionaria (Farc).

Domenica 9 giugno, verso tarda sera, è avvenuto un attentato nel dipartimento colombiano di Arauca. L’attacco, realizzato con esplosivo, sarebbe opera di una fazione dissidente delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Infatti, come riporta un comunicato, l’ipotesi è che possa trattarsi di una risposta alle “incisive operazioni militari” che hanno “hanno colpito e destabilizzato” finanziariamente il gruppo. Nel colpo hanno perso la vita due militari e si contano almeno 10 feriti. Le vittime sono state trasportate agli ospedali di Yopal e Arauca: due di esse sono in prognosi riservata. Il comandante dell’esercito, Nicasio Martínez, ha definito l’accaduto un “atto demenziale” che “ha generato il lutto a due famiglie, ad una istituzione e al Paese”.

Una serie di attentati

L’ultimo attacco era avvenuto a gennaio: un’autobomba era esplosa a Bogotà, la capitale della Colombia. In quell’esplosione avevano perso la vita 21 persone e 68 erano rimaste ferite. Secondo alcuni media locali, quell’evento fu il peggior attentato mai avvenuto nel paese dal 2003, quando Farc fece esplodere un’altra autobomba provocando 36 vittime. L’ex presidente colombiano, Alvaro Uribe Velez, aveva pubblicato un tweet a seguito dell’accaduto: “Tutti i colombiani respingono il terrorismo e siamo uniti nel combatterlo”. A distanza di pochi mesi, la Colombia è di nuovo sotto attacco: domenica sera, infatti, è stata registrata una nuova esplosione. Stavolta, però, gli autori sarebbero le forze armate rivoluzionarie. Riguardo quest’ultimo attacco, di nuovo, l’ex presidente ha tweettato un messaggio.