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Mamma depressa si lega per le mani col figlio, poi si getta in un lago

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"Voleva legare a sé il figlio affinché non si allontanasse mai da lei". E così una mamma si è gettata nel lago trascinando a fondo il bimbo di 5 anni

Lottava da anni contro la depressione ed aveva subito tre aborti. Alla fine, nel novembre 2018, la 41enne Emma Sillett decide quindi di suicidarsi gettandosi in un lago, lasciando scritto però che non sopportava l’idea di lasciare il figlio “ad affrontare la vita senza di lei”. La mamma ha infatti letteralmente trascinato con sé il piccolo Jenson, di appena cinque anni.

La depressione

La tragedia è avvenuta a Valehouse Reservoir, nel North Derbyshire (Inghilterra). In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, Emma Sillett era uscita con il figlio e l’aveva portato a mangiare un Happy Meal al McDonald’s. Subito dopo ha guidato fino al lago artificiale di Longdendale e si è buttata con il figlio in acqua. Sulla schiena aveva uno zaino che conteneva pietre.

L’allarme era scattato prontamente, perché poco prima di togliersi la vita ed uccidere, contemporaneamente, il figlio, aveva inviato un messaggio al padre del bambino con su scritto: “Mi dispiace”. Le ricerche sono state subito attivate e in breve tempo i soccorritori sono giunti in riva al lago, trovando sul bordo un giocattolo e la torcia di Jenson. Ma ormai era troppo tardi.

Legata per sempre al figlio

In una delle lettere ritrovate dopo il suicidio, si legge che Emma Sillett “voleva legare a sé il figlio affinché non si allontanasse mai da lei”. E così purtroppo è stato. Per evitare di farlo riemergere dall’acqua, la madre infatti ha legato le mani del piccolo Jenson alle sue. La donna ha cercato per lungo tempo di respingere tali pensieri suicidi, e si è scusata con tutti i familiari per aver deciso alla fine di strappare alla vita anche quella del bambino.