Lisa Pendezza Un’occasione di festa si è trasformata in tragedia. Un kamikaze 13enne si è fatto esplodere nel corso di un matrimonio a Nangharar, nell’Afghanistan orientale. Il bilancio provvisorio è di sei morti e circa 15 feriti. Al momento, i talebani hanno negato il coinvolgimento nell’attacco e nessuno ha rivendicato l’attentato. Secondo quanto riportato dai media locali, l’esplosione è avvenuta durante le nozze del nipote di Malik Tur, il comandante di una milizia filogovernativa locale.
Kamikaze in Afghanistan
Ben più tragico il bilancio di un attacco kamikaze avvenuto in Afghanistan nel novembre 2018. L’attacco suicida si è verificato a Kabul, più precisamente alla Uranus Wedding Hall durante il Consiglio degli Ulema, i dotti musulmani. Tanta la paura per i viaggiatori internazionali, dal momento che la sala ricevimenti colpita si trova a poca distanza dall’aeroporto della capitale. Secondo quanto si apprende dalla pagina Twitter di Emergency, sono almeno 40 i morti, di cui 7 erano già deceduti al momento dell’arrivo dei soccorritori. All’interno della Wedding Hall erano presenti centinaia di persone, oltre un migliaio secondo le ricostruzioni delle autorità locali.
L’attacco kamikaze non è stato rivendicato da alcun gruppo terroristico, ma tra gli Ulema è ancora vivo il ricordo della strage avvenuta nel giugno 2018 a opera dell’Isis. Il kamikaze riuscì a mescolarsi ai partecipanti della loya jirga (il Gran Consiglio) dei dotti musulmani, che avevano da poco lanciato pubblicamente una fatwa contro il terrorismo, negando qualsiasi origine religiosa della guerra.
