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Russia, 16enne massacra famiglia con un’ascia e si suicida

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A Patrikeevo in Russia un sedicenne ha massacrato la sua famiglia e poi si è suicidato.

Un 16enne russo ha ucciso la sua famiglia con un’accetta e poi si è si è buttato di sotto dopo essere salito su una torre per telecomunicazioni suicidandosi. Secondo quanto ha riportato Russia Today, a Patrikeevo, un villaggio della regione di Ulyanovsk nella zona del Volga, Timur Kimaletdinov ha assassinato sua madre Marina, i fratelli gemelli di quattro anni e i suoi nonni.

Il gesto del sedicenne

“Ho deciso di lasciare questa vita e per non far stare male i miei familiari ho deciso di prenderli con me”: secondo una fonte citata dall’agenzia Interfax queste sarebbero state le sue parole prima di compiere il folle gesto. Timur ha aggiunto di amare la sua famiglia, soprattutto i suoi nonni, Viktor, 66 e Lidia, 69, e che ucciderli era per lui un “peccato”. In un messaggio vocale mandato al suo l’amico Evgeny il ragazzo aveva raccontato che era stato “facile”. Dell’omicidio era a conoscenza che un compagno di scuola di nome Daniil, 16 anni, che ha segnalato il corpo del sedicenne. Secondo quanto hanno riferito i media russi, sua madre e suo nonno si sarebbero opposti all’attacco, mentre la nonna e i fratellini sarebbero stati massacrati nei loro letti. I vicini hanno raccontato di aver trovato i cinque corpi mutilati con “profonde ferite da ascia”: avevano sospettato fosse successo qualcosa dopo che non avevano visto i nonni nel loro orto come al solito. La polizia ora ha aperto l’indagine per capire cosa abbia spinto la follia omicida del ragazzino. Gli amici hanno raccontato che Marina “adorava” i suoi figli. Aveva divorziato dal padre dei tre ragazzi, secondo le fonti. Un’ipotesi del movente è che Timur fosse geloso del tempo che sua madre passava con i gemelli e non sopportava di doversi prendere cura dei bambini di quattro anni. “Il giovane era uno studente brillante e vincitore di molte competizioni intellettuali”: ha detto Vasily Zima, procuratore ufficiale.