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Terremoto in Albania, due scosse di 5.3 e 5.8 gradi: danni e feriti

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Due forti scosse di terremoto, rispettivamente di magnitudo 5,3 e 5,8 gradi della scala Richter, sono state registrate in Albania intorno alle 16.

Panico in Albania, dove due forti scosse di terremoto sono state registrate nel pomeriggio del 21 settembre. Il primo sisma, di magnitudo 5.3 della scala Richter, è avvenuto intorno alle ore 16 e 04 mentre il secondo, di magnitudo 5.8, circa dieci minuti dopo. Per il momento la autorità albanesi hanno riscontrato la presenza di una quarantina di feriti, oltre ad alcune abitazioni crollate in un paese sito tra la città di Durazzo e la capitale Tirana. Le scosse sono state avvertite anche in Italia, nelle località del Salento e del Gargano, e hanno un ipocentro di circa 20 chilometri di profondità.

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Terremoto in Albania

Stando a quanto riportato dalle autorità in alcune zone della città costiera di Durazzo – il centro abitato più vicino all’epicentro – sarebbe saltata la corrente elettrica, mentre nella capitale Tirana i danni riportati da un palazzo hanno reso necessaria la sua totale evacuazione. Sempre a Tirana numerose persone si sono riversate nelle strade colte di sorpresa dai due terremoti. Particolarmente danneggiato è risultato l’edificio della facoltà di geologia dell’Università di Tirana, che appare in molte delle fotografie che stanno girando adesso sui social. Secondo l’Istituto Sismologico Albanese, il sisma del 21 settembre sarebbe il più violento mai registrato negli ultimi trent’anni.

Tramite un comunicato, il Premier albanese Edi Rama ha annunciato di aver annullato il viaggio previsto a New York, dove avrebbe dovuto partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Al momento del terremoto Rama si trovava a Francoforte, dopo essere stato ospite ieri alla Fiera del Levante di Bari, ma ha già fatto sapere di stare rientrando nel paese.

L’intensità delle scosse è stata tale da attraversare l’Adriatico ed essere avvertita anche in Italia. Sono state infatti almeno un centinaio le chiamate ai Vigili del Fuoco fatte da cittadini residenti a Lecce, Brindisi, Taranto e Bari. Proprio nel capoluogo pugliese le scosse sono state distintamente avvertite ai piano alti delle abitazioni, anche se non si registrerebbero danni.

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Il sisma di ieri in Bosnia-Erzegovina

Nella giornata del 20 settembre, un’altra scossa di terremoto era stata registrata nel sud della Bosnia-Erzegovina. In quel caso il sisma – avvertito anche in località come Mostar e Medjugorje – aveva una magnitudo di 3.2 gradi delle scala Richter ed è stato registrato intorno all’una e mezza di notte. Stando alle rilevazioni dei geologi, l’epicentro della scossa era situato a circa 8 chilometri a sud est della città di Capljin, con ipocentro a soli 3 chilometri di profondità. Si è trattato dell’ultimo episodio di uno sciame sismico che sta colpendo la Bosnia dalla fine di agosto.