Il presidente del governo della Libia Fayez al-Serraj e quello del Parlamento di Tobruk, Aguila Saleh, hanno annunciato il cessate il fuoco su tutto il territorio nazionale e l’intraprendenza di un processo politico che conduca a nuove elezioni a marzo 2021.
Cessate il fuoco in Libia
Stando a quanto riportato da media locali, il Premier libico ha ordinato alle forze fedeli al governo di accordo nazionale di cessare immediatamente le ostilità e di smilitarizzare la contesa città di Sirte e al-Jufra. In queste aree l’impegno è quello di dispiegare forze di Polizia di entrambe le parti in conflitto in modo da garantire a sicurezza.
Serraj ha comunicato in una nota che l’obiettivo finale del cessate il fuoco è il ripristino della piena sovranità sul suolo libico nonché l’espulsione delle forze straniere e dei mercenari. Ha inoltre chiesto di tenere elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo marzo.
Il primo ministro ha inoltre esortato la ripresa della produzione e dell’export di petrolio attraverso la compagnia petrolifera della Libia. Stando a quanto deciso dalla conferenza di Berlino i proventi andranno su un conto esterno della Banca nazionale libica da cui attingeranno le parti dopo un’intesa.
La notizia è stata accolta con favore dalla Missione dell’Onu, che ha definito l’iniziativa coraggiosa. Nessuna indicazione invece dal generale Khalifa Haftar, guida dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) e rivale di Tripoli. Saleh, secondo quanto emerso, avrebbe anche chiesto il trasferimento del nuovo consiglio presidenziale nella città di Sirte.