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Negli Stati Uniti è morta Ruthie Mae Brown, donna trentaseienne e madre di quattro figli, dopo essere stata aggredita da un branco di sette cani. Il fatto è avvenuto in una città dell’Alabama, Nauvoo, negli Stati Uniti intorno alle 15 del passato 19 ottobre. La donna aggredita e uccisa dal branco abitava a Jasper, una cittadina poco distante ma si era allontanata per una passeggiata. Ruthie Mae Brown avrebbe compiuto 37 anni tre giorni dopo, il 22 ottobre. Nonostante l’arrivo dei soccorsi non c’è stato nulla da fare, la donna è morta lasciando quattro figli.
Donna aggredita dai cani, è morta
Lo sceriffo della Contea di Walker, Pio TJ Amstrong, ha dichiarato in una intervista alla stampa: “Tante volte mi è capitato di assistere ad attacchi da parte di animali, mai, tuttavia, mi ero confrontato con tanta brutalità”. Alcuni testimoni hanno dichiarato che ad aggredire la donna sono stati almeno sette cani di cui quattro sono già stati catturati. Al momento sono in corso gli accertamenti sul cadavere della donna per chiarire esattamente la dinamica dell’aggressione. Come riferisce il quotidiano locale Daily Mountain Eagle, la morte è dovuta da un grave trauma legato all’attacco degli animali.
Si cercano gli animali fuggiti
Un residente della zona ha confermato che gli animali sarebbero domestici ma erano conosciuti nel vicinato a causa del loro comportamento aggressivo. “Li ho visti attaccare un cervo, è stato spaventoso. Io stessa in passato ho avuto dei problemi, fortunatamente avevo un bastone e conosco il nome dei proprietari. L’ho urlato e si sono ritirati, non lo avessi fatto probabilmente sarebbe toccato a me”. Da lunedì scorso la polizia è alla ricerca degli animali per catturarli e trasportarli alla Walker County Humane Society.
Un fatto che si ripete
Le aggressioni a opera di cani, purtroppo, non sono una novità per la piccola contea dell’Alabama in cui non esiste nessuna legge che obblighi i padroni a tenere gli animali al guinzaglio mentre sono all’aperto. Ma le aggressioni da parte di animali si verificano anche in Italia e nel resto del mondo.
Nel frattempo, la famiglia ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe – un tool utilizzato in tutto il mondo – per coprire i costi relativi al funerale. Una delle poche dichiarazioni fatte dai familiari, nell’attesa di determinare eventuali responsabilità, è stata: “Era una donna bellissima, madre, sorella zia e amica. Adesso la nostra famiglia ha bisogno di aiuto per il funerale”. La famiglia e la cittadinanza si sono uniti nel cordoglio.