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Blogger cinese condannata a 4 anni: "Informazioni false sulla pandemia"

Attivista cinese condannata 4 anni

Accusata di aver diffuso informazioni false sull'epidemia a Wuhan, l'attivista e blogger cinese Zhang Zhan è stata condannata a 4 anni.

Una blogger cinese che aveva tentato di raccontare l’epidemia di coronavirus è stata condannata a quattro anni di carcere con l‘accusa di pubblicazione di informazioni false. A riferirlo è stato il suo avvocato.

Blogger cinese condannata

La sentenza nei confronti della citizen journalist Zhang Zhan, arrestata a maggio 2020, è stata emessa dal Tribunale del popolo di Pudong. Sotto accusa sono finiti alcuni suoi video che mostravano crematori e ospedali sovraffollati a Wuhan, città da cui si ritiene sia partito il primo focolaio di Covid-19. Si tratta di materiale condiviso su WeChat, Twitter e YouTube.

La Zhan è inoltre accusata di aver accettato interviste da media stranieri come Radio Free Asia e Epoch Times e “aver fatto congetture in modo maligno sull’epidemia di Covid-19 a Wuhan“. A inizio settembre la donna, reclusa da mesi, aveva anche iniziato uno sciopero della fame. Si tratta per lei del terzo arresto dopo quello del 2018 con accuse simili e quello dell’anno successivo per aver sostenuto gli attivisti di Hong Kong.

Quello di Zhan non è il primo caso di blogger messa a tacere con l’accusa di fornire informazioni false. Tra gli altri attivisti sotto accusa vi sono Chen Qiushi, Fang Bin e Li Zehua, tutti giornalisti che hanno riferito da Wuhan. Quest’ultimo, arrivato in Città dopo la “scomparsa” del primo, era a sua volta sparito a inizio febbraio per poi essere liberato ad aprile. Del secondo invece, abitante della città epicentro dell’epidemia, non si hanno notizie da mesi.