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Fausto Brizzi accusato di molestie sessuali, la moglie: "Ora io e mia figlia non possiamo più uscire di casa"

L'attrice e il regista

Dopo che lo scandalo molestie sessuali ha travolto anche suo marito, Fausto Brizzi, l’attrice Claudia Zanella lo difende e denuncia che lei e la figlia di un anno sono barricate in casa.

Dopo che lo scandalo molestie sessuali nel mondo dello spettacolo ha travolto Fausto Brizzi, parla la moglie, l’attrice Claudia Zanella.

La coppia

Sostiene l’innocenza del regista, sceneggiatore e produttore, con cui è convolata a nozze tre anni fa, e in una lunga lettera al quotidiano La Repubblica denuncia i tremendi contraccolpi che questa vicenda stanno avendo sulla sua vita e su quella di sua figlia, Penelope Nina, nata il 28 febbraio 2016, e sottolinea: “Anche questa è violenza sulle donne”. Claudia denuncia che da cinque giorni, lei e la piccola non possono uscire di casa. Soprattutto attacca anche quei media che mettono alla gogna persone che non sono stati denunciati alle autorità competenti, non hanno subito alcun processo, nè tanto meno alcuna condanna da parte di un tribunale. La Zanella oggi ha 38 anni – Brizzi, invece, ne ha 49 – e ha iniziato a recitare da bambina, quando aveva 11 anni. Da allora ha sentito “di tutto, racconti di molestie di produttori su attori e attrici, abusi di potere da parte di registi e casting (uomini e donne), avance ricevute poco gentili e decisamente fuori luogo. Ho anche conosciuto attori e attrici alla ricerca di notorietà a tutti i costi – aggiunge – se buona parte di tutto ciò che ho sentito ed è circolato nel nostro mondo fosse vero, da essere umano profondamente rispettoso del prossimo, ne sarei profondamente disgustata”, esordisce. Ma vediamo nei dettagli i contenuti della sua accorata missiva.

La possibilità di dire “No” ad un approccio sgradito

"No" alla violenza sulle donne

Come altri personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo, Claudia Zanella ha sottolineato la differenza tra “violenza e abuso” e “approccio sgradito”. Nel primo caso “dobbiamo correre dai carabinieri e denunciare; davanti ad un approccio non gradito, invece, dobbiamo rispondere con un secco ‘no’, e andarcene, come ho fatto io stessa molte volte in questi anni nell’ambiente del cinema, della televisione e della moda. Si può e si deve dire di NO davanti a una avance di un produttore o di un regista importante, se questo non ci piace. Perché la carriera si costruisce con il talento, lo studio, l’impegno, non a letto”.

Difende il marito

Uniti

Entrando nello specifico delle accuse di violenza sessuale mosse al marito Fausto Brizzi da parte di alcune attrici in un servizio della trasmissione Le Iene, con possibilità di denunce formali alla magistratura la Zanella ha affermato: “Mi addolora molto ascoltare le accuse che sono state rivolte a Fausto in questi giorni perché non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Mi spiace anche perché a prescindere dal fatto che l’imputato in questo tribunale mediatico sia mio marito, non trovo affatto corretto per nessuno essere descritto come il peggiore dei criminali”. E ancora: “Se mio marito ha avuto rapporti con altre donne nel corso del nostro matrimonio, voglio parlarne da sola con lui, nel nostro privato, come è giusto che sia. Devo capire se come moglie mi ha mancato di rispetto”. Intanto il regista di celeberrimi film come “Notte prima degli esami” (2006), “Maschi contro Femmine(2010), “Femmine contro maschi” (2011) e con il cine-panettone “Poveri ma ricchissimi” in uscita a Natale, ha dichiarato: “Mai e poi mai nella mia vita ho avuto rapporti non consenzienti o condivisi” e si è rivolto all’avvocato.

L’attrice chiede rispetto per sè e per la figlia

Mano e manina

Claudia Zanella, che abbiamo visto al cinema in film come “L’amore ritorna” di Sergio Rubini (2004), “Quo vadis baby?” di Gabriele Salvatores (2005), “Il regista di matrimoni” di Marco Bellocchio (2006), “Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi” di Giovanni Veronesi (2007) e “Pazze di me”, diretto proprio da Fausto Brizzi (2013); nonchè di miniserie televisive come “Fidati di me” di Gianni Lepre (2008), con tra gli altri la compianta Virna Lisi, Martina Colombari e Flavio Montrucchio, aggiunge poi: “Sono madre di una meravigliosa figlia femmina e devo esserle di esempio” – vivendo nella riservatezza eventuali problemi privati, che ovviamente non comportino veri reati -. E a proposito di Penelope Nina conclude: “Sono barricata in casa da 5 giorni e non posso nemmeno portare mia figlia di un anno e mezzo al parco, perché sotto al nostro portone ci sono giornalisti e paparazzi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anche questa può essere considerata violenza sulle donne: in questo caso io e mia figlia”, sottolinea facendo leva proprio sull’argomento utilizzato dalle attrici che hanno denunciato a mezzo stampa suo marito ed altri presunti molestatori.