> > Fermato l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy

Fermato l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy

sarkozy

Nicolas Sarkozy è stato fermato per l'inchiesta aperta per i presunti finanziamenti illeciti ricevuti durante la campagna elettorale del 2007.

E’ stato fermato Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese indagato per aver ricevuto presunti finanziamenti illeciti in occasione delle elezioni presidenziali del 2007.

sarkozy

Fermo per Sarkozy

Come riportato dal quotidiano francese “Le Monde”, l’ex presidente Sarkozy è stato fermato il 19 marzo 2018 e risulta al momento sotto interrogatorio a Nanterre. Il fermo è scattato nell’ambito delle indagini riguardanti i presunti finanziamenti che nel 2007 l’ex inquilino dell’Eliseo avrebbe ricevuto dalla Libia per la campagna elettorale. L’inchiesta è stata aperta nel 2013, dopo che nel 2012 erano stati pubblicati dei documenti che testimoniavano l’invio di fondi in denaro a Sarkozy da parte di Gheddafi.

Insieme a Sarkozy è stato interrogato Brice Hortefeux, ex ministro dell’Interno e suo fido alleato politico.

Quando scatterà il limite del fermo, la cui durata può essere al massimo di 48 ore, l’ex presidente potrà essere condotto davanti al magistrato.

L’inchiesta

Nel maggio 2012, il sito d’informazione Mediapart pubblicò alcuni documenti libici che provavano l’arrivo da Tripoli di ingenti capitali nelle tasche di Sarkozy. Inoltre, Abdallah Senoussi, l’ex direttore dei servizi segreti militari libici, confermò il contenuto dei documenti davanti al procuratore generale del Consiglio nazionale libico di transizione. Fu allora che partì l’inchiesta.

Le indagini subirono un’accelerazione quando, nel 2016, l’intermediario libico Ziad Takieddine affermò di avere trasportato a Parigi 5 milioni di euro in contanti tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Il denaro era destinato a Claude Guéant, che sarebbe stato poi nominato segretario generale della Presidenza della Repubblica, e a Nicolas Sarkozy, all’epoca ministro dell’Interno.

L’ex capo dell’Eliseo è indagato per avere ricevuto fondi illeciti anche nella campagna elettorale del 2012, quando venne sconfitto dall’avversario socialista François Hollande. La procura finanziaria ha infatti portato allo scoperto i movimenti della società Bygmalion, incaricata di organizzare i meeting di Sarkozy. L’organizzazione avrebbe intestato diverse fatture non al leader dei Républicains, bensì al partito stesso. Fatture che arrivavano a 20 milioni di euro, cifra che va ben oltre il tetto dei 22 milioni e mezzo consentiti dalla legge sui finanziamenti. Dal momento che, tuttavia, gli inquirenti non erano stati in grado di dimostrare che le manovre illecite erano state guidate da Sarkozy, si erano limitati all’imputazione di violazione della legge sul finanziamento. Al contrario, i dirigenti di Bygmalion e i tesorieri del partito erano stati rinviati a giudizio per truffa.