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Firenze, la prof porta il suo cane a scuola con l'approvazione del preside

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Una professoressa fiorentina non sapeva dove lasciare il suo cane, così l'ha portato a scuola con l'approvazione del preside

Una mattinata al liceo Marco Polo di Firenze è stata resa speciale dalla presenza di Nina, la cagnolina della professoressa. Non sapendo a chi lasciare il cucciolo, la prof ha chiesto al preside se potesse portarlo a scuola e lui ha acconsentito. La cagnolina è diventata subito la mascotte della scuola, ricevendo coccole e attenzioni dagli studenti. Il preside ha spiegato che la presenza degli animali in classe può essere benefica per i ragazzi e che la scuola ha già organizzato sessioni di pet therapy in passato.

Un’iniziativa che fa scuola: il cane come mascotte dell’Istituto Tecnico Industriale Marco Polo di Firenze

L’Istituto Tecnico Industriale Marco Polo di Firenze ha intrapreso un’iniziativa innovativa e stimolante introducendo permettendo alla docente di portare con se il proprio cane, da un’attività scolastica all’altra. Nina, la cagnolina della professoressa, è diventata rapidamente un punto di riferimento per l’intera comunità scolastica, ricevendo coccole e attenzioni da parte di tutti e diventando una sorta di mascotte per l’istituto. La presenza di un animale così affettuoso e gioioso ha contribuito a creare un’atmosfera positiva all’interno dell’istituto, favorendo il benessere psicofisico degli studenti.

La piccola Nina accolta a scuola: le parole del preside

Ludovico Arte, preside dell’istituto, ha spiegato la sua scelta a Firenze Today: “Sinceramente non ci vedo niente di straordinario. Quest’insegnante ha preso questo cucciolo da un paio di mesi e non sapeva dove sistemarlo per quella giornata. Quindi gli ho detto che poteva tranquillamente portarlo a scuola. So che in altre scuole sarebbe stato uno scandalo, ma sinceramente la vedo come una cosa naturale. Diverse volte abbiamo fatto pet therapy con laboratori pomeridiani, dove i ragazzi lavoravano sulle emozioni attraverso gli animali e professionisti del settore. L’idea di far entrare gli animali nella vita degli studenti può portare sicuramente dei benefici. Il rispetto e la convivenza con gli animali li valuto come un elemento fondamentale del vivere civile. Credo che sarebbe importante in un luogo come la scuola, favorire anche in modo naturale, senza troppi discorsi, la convivenza serena con gli animali. Il rapporto con queste creature può portare ad un lavoro prezioso su di sé. Questa è stata un’occasione casuale, ma sarebbe opportuno che gli animali entrassero nelle scuole per mille motivi. Abbiamo deciso che se dovesse ricapitare di non avere un posto dove lasciarla, può riportarla”

Uno strumento educativo innovativo: l’introduzione degli animali nelle scuole per favorire lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive

L’introduzione degli animali nelle scuole rappresenta uno strumento educativo innovativo che favorisce lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive degli studenti. Questa pratica, sempre più diffusa in varie istituzioni scolastiche, offre numerosi benefici per i giovani. Gli animali agiscono da catalizzatori nel processo di apprendimento, stimolando la comunicazione e l’affettività tra gli studenti e creando un ambiente inclusivo. Interagire con gli animali favorisce il rilassamento e può essere particolarmente benefico per i bambini autistici o con disabilità, che possono trovare nella presenza di un animale un punto di riferimento affettivo e una fonte di conforto. Inoltre, questa esperienza promuove valori importanti come il rispetto per tutte le forme di vita, insegnando ai giovani l’importanza del trattamento etico degli animali e la convivenza pacifica con gli altri esseri viventi.