Redazione Notizie.it La bufala ha raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni su Facebook. Al centro del mirino la cugina di Matteo Renzi, Francesca Renzi, accusata di essere stata assunta come portaborse al Senato e di ricevere uno stipendio mensile di 23mila euro. L’ex premier è intervenuto subito smentendo la notizia.
Le reazioni
“Questa è Francesca Renzi, cugina di Matteo Renzi. Assunta come portaborse al Senato, guadagna 23mila euro al mese! Se sei indignato anche tu, condividi!”. Il post, scritto da Luca Rosestolato il 17 febbraio 2018, mostra l’immagine di una ragazza qualsiasi, fatta passare come parente del premier. Finora ha avuto quarantamila condivisioni e vagonate di Mi piace.
“Ovviamente è una bufala galattica, una delle tante falsità che hanno appiccicato addosso negli ultimi anni” dichiara il leader del PD, dichiarando la propria costernazione di fronte all’enorme numero di condivisioni del post denigrante.
Renzi spiega il successo del post con l’esistenza di “un’organizzazione sotterranea che scommette sulla propaganda e la mistificazione”, come la definisce. Segue l’accusa del politico alle principali tirate giornalistiche per non avere dato peso al fatto ingiurioso e, più in generale, per non cogliere l’importanza dell’industria delle fake news. L’ex premier si dice indignato dalle viscide strategie attraverso cui i maldicenti influenzano non solo la campagna elettorale, ma anche la vita quotidiana.
Agnese Renzi fake news
E’ la seconda volta, in pochi giorni, che la famiglia di Renzi viene presa di mira. Il 21 febbraio 2018 sono state scattate foto alla moglie mentre stava entrando nel Lungarno Diaz, accanto agli Uffizi, attraverso le corsie preferenziali. Il politico di centrosinistra si è scagliato contro i divulgatori dell’immagine dicendo che chiunque vive a Firenze sa che quella zona è attualmente soggetta a lavori di manutenzione e che la strada percorsa da Agnese è l’unico passaggio possibile per raggiungere casa Renzi in via Guicciardini. L’ex premier afferma di essere comunque abituato, ormai, a chi gli getta fango addosso, dopo la storia del presunto business dei sacchetti biodegradabili, quella dei Rolex regalati agli arabi e quella della Lamborghini a Ibiza. Per non parlare del caso Consip. E via, di nuovo, alla ribalta contro i politici di centrodestra, accusati dall’ex premier di “pedinare” la sua famiglia invece che occuparsi dei problemi dello Stato.
