Maurizio Gasparri fa il “pompiere” e rassicura: “Al Quirinale centrodestra unito”. Il senatore di Forza Italia stempera i toni della polemica fra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni e in una intervista al Messaggero spiega che i fatti di Palazzo Madama e gli screzi fra Cav e premier in pectore non sono fattori di destabilizzazione del centrodestra che si appresta a salire da Sergio Mattarella per le consultazioni. Ha detto Gasparri: “al Quirinale e al governo arriveremo insieme, compatti, ci tengo a chiarire come è andata al Senato: negli ultimi giorni Berlusconi ha fatto aperture e passi di lato per l’unità del centrodestra”.
Gasparri: “Al Quirinale centrodestra unito”
Perciò secondo Gasparri lui “si aspettava lo stesso dall’altra parte. Gli è dispiaciuto ricevere veti. Nessun blitz, lui anzi ha partecipato al voto per dare un segnale. Alla seconda votazione eravamo pronti a votare La Russa“. E ancora: “Appena iniziata la votazione Licia Ronzulli ha chiesto a tutti di partecipare, mettendo davanti la coesione”. Poi Fi non ha votato. Sui 17 voti che hanno permesso l’elezione di Ignazio La Russa il senatore azzurro ha detto: “Diciamo che quando c’è il voto segreto scattano sempre meccanismi di difesa“.
Appunti e polemica: il Cav come il Pupone
E i famosi appunti-offese del cav su Meloni? “Tenderei a derubricare la polemica. Tutti in privato possiamo usare espressioni colorite. Con Meloni c’è un dialogo continuo, ovviamente non manca qualche differenza”. Poi una chiosa calcistica: “Berlusconi in alcune fasi attende, per la sua lunga esperienza e leadership politica, una considerazione non solo legata alle percentuali di voto. Dybala è un grande attaccante e giustamente ha i riflettori addosso. Totti quando gioca oggi segna meno, ma quando passa si ferma il traffico“.