> > Giornate Fai 24-25 marzo: Palazzo Quaratesi Pisa

Giornate Fai 24-25 marzo: Palazzo Quaratesi Pisa

Palazzo Quaratesi

Per la prima volta, il Palazzo Quaratesi di Pisa apre i cancelli al pubblico per le giornate FAI di primavera. Ecco cosa c'è da vedere.

L’obiettivo delle giornate FAI di primavera è quello di promuovere e far conoscere perle del patrimonio artistico e naturalistico italiano altrimenti chiuse al pubblico. Nelle due giornate del 24 e 25 marzo, più di mille luoghi, la maggior parte dei quali di solito non disponibili alle visite, aprono le loro porte. Gli ingressi sono gratuiti e supportati da guide che faranno da Ciceroni lungo il percorso. Il Fondo Ambientale Italiano si impegna così a creare un momento di valorizzazione e tutela del patrimonio che è diventato – ormai da ventisei anni – un appuntamento fisso. Tra le bellezze architettoniche che aprono al pubblico per l’occasione c’è anche il Palazzo Quaratesi a Pisa. Dal 2015 il palazzo ospita l’Accademia di belle arti della città.

Il Palazzo Quaratesi a Pisa

La costruzione del palazzo risale alla fine del Cinquecento su progetto dello scultore e architetto francese, Pietro Francavilla, su commissione dell’allora Granduca Ferdinando I de’ Medici. Diversamente dalla maggioranza degli edifici pisani, il palazzo nasceva ex novo. Questo fa sì che la sua struttura sia totalmente cinquecentesca, e non basata su fondamenta di periodo medievale. Il palazzo così penato sarebbe andato a ospitare una delle più antiche istituzioni pisane, la Pia Casa di Misericordia. Diventerà poi la sede del Cardinale Don Carlo de’ Medici, fratello di Ferdinando I. Dal Settecento, il palazzo cambierà destinazione per diventare la dimora di alcune tra le più prestigiose famiglie della città. Tra queste, i Marracci, i Curini e i Galletti (poi diventati Curini Galletti). Nel Novecento, il Palazzo passa alla famiglia Quaratesi. Dal 2015 ospita l’Accademia di belle arti di Pisa.

Cosa c’è da vedere

Il Palazzo Quaratesi ha una struttura ancora spiccatamente cinquecentesca. Il materiale usato, la pietra della Gonfolina, conferisce alla facciata un aspetto estremamente monumentale, enfatizzato dall’imponente portone sormontato dal mezzo busto di Ferdinando I, committente del palazzo. Gli interni sono altrettanto interessanti. Gli affreschi e le decorazioni degli spazi sono per lo più opera di artistici settecenteschi che hanno lavorato all’abbellimento del palazzo in occasione del matrimonio tra due giovani appartenenti alle famiglie Curini e Galletti. Tra gli artisti che hanno partecipato al progetto appare anche Gian Domenico Ferretti, in arte L’Imola, che si occupa degli affreschi del Salone d’onore. Qui appare la scena dell’imperatore Giustiniano che detta le pandette, il compendio di giurisdizione romana, chiaro omaggio Antonio e Biagio Curini. Di notevole interesse sono anche gli stucchi di Giovanni Ridolfo Furlani.

L’apertura del FAI

In occasione delle giornate del FAI di primavera, dunque, il Palazzo Quaratesi apre le sue sale al pubblico. In un itinerario che ripercorre i luoghi del Granducato pisano, l’ingresso al palazzo è d’obbligo. La partecipazione è su offerta minima di tre euro, senza necessità di prenotazione. Gli orari di apertura del luogo sono dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.