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Grande Fratello, polemica contro Paolo: la frase da "ignorante" su Napoli

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Grande Fratello 2023, polemica contro Paolo Masella per la frase su Napoli: sui social è caos.

Il Grande Fratello 2023 ha aperto i battenti da poco e siamo già alla prima polemica social della stagione. I fan del reality più spiato d’Italia si sono scagliati contro Paolo Masella a causa di una frase su Napoli.

Grande Fratello: polemica contro Paolo per la frase su Napoli

Paolo Masella è uno dei concorrenti Nip del Grande Fratello 2023. Di professione macellaio, ha 25 anni e ama viaggiare. Appena entrato in Casa ha riscosso tanti apprezzamenti, soprattutto per la sua spontaneità. Eppure, a distanza di qualche ora dal suo ingresso, è finito al centro della polemica per una frase su Napoli.

La frase da “ignorante” su Napoli

Parlando con gli altri concorrenti del Grande Fratello delle città più belle d’Italia, Paolo ha ammesso che Napoli non gli piace perché ha “poca storia culturale e artistica“. Alcuni dei suoi compagni d’avventura hanno provato a fargli capire di aver commesso uno scivolone, ma lui ha continuato a sostenere la sua tesi:

“Per i miei gusti Napoli non rientra nelle mie cinque città preferite perché ha poca storia culturale, artistica. Nel senso di direi Roma, poi Firenze. (…) Nel senso che se ci vado in giro, per me, non vedo cose tipo: Colosseo, Circo Massimo. Ci stanno regioni che a me trasmettono più cultura”.

I fan del Grande Fratello contro Paolo

Le parole che Paolo ha riservato a Napoli hanno fatto subito esplodere la polemica. I fan del Grande Fratello si sono riversati su Twitter, lasciandosi andare a commenti al vetriolo: “Adesso che Napoli abbia poca storia culturale artistica, non si può proprio sentire, caro macellaio“, oppure “Che ignorante, mamma mia e menomale che doveva essere l’edizione della svolta“, o ancora “A Napoli la prima Università pubblica, è stata la Capitale del Regno delle due Sicilie, culla della cultura inserita nei tour dei giovani nobili come città da visitare e lui adesso ci viene a dire che non ha storia culturale? Ma speditelo a casa subito, anzi rimandatelo a scuola“.