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Guerra in Ucraina, conferenza stampa Draghi, Macron e Scholz a Kiev: “Massimo sostegno”

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Guerra in Ucraina: conferenza stampa di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz organizzata nella capitale Kiev. “Massimo sostegno”.

Guerra in Ucraina: i leader europei Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz hanno tenuto una conferenza stampa a Kiev durante la loro visita in occasione della quale hanno ribadito il massimo sostegno dell’Unione Europea nei confronti del Paese.

Guerra in Ucraina, conferenza stampa Draghi, Macron e Scholz a Kiev: “Massimo sostegno”

Nella mattinata di giovedì 16 giugno, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz si sono recati in visita a Kiev. I tre leader europei si sono recati in Ucraina per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e per farsi portatori di “un messaggio di unità e piena coesione dei Paesi Ue” rispetto alla condanna della Russia e alla volontà di aiutare il Paese attaccato dal Cremlino.

Nel pomeriggio, il premier Draghi ha tenuto una conferenza stampa nella capitale ucraina alla quale hanno partecipato anche gli altri leader europei e il presidente Zelensky. In questa circostanza, ha affermato: “Oggi è una giornata storica per l’Europa. La visita di oggi, insieme a quelle di tanti altri leader europei venuti a Kiev nelle scorse settimane conferma inequivocabilmente il nostro sostegno, quello dell’Europa e dei nostri alleati. Il messaggio più importante della nostra visita è che l’Italia vuole l’Ucraina nell’Ue, vuole che abbia lo status di candidato e sosterrà questa posizione nel prossimo Consiglio europeo. Zelensky sa che è una strada da percorrere, non solo un passo”.

Draghi a Kiev: “Serve sbloccare il grano ucraino. Zelensky non ha chiesto nuove armi”

Il premier Mario Draghi è intervenuto anche sulla crisi alimentare scatenata dal blocco del grano nei porti ucraini. A questo proposito, ha affermato: “Per superare la crisi del grano bisogna assicurare l’uscita delle navi dai porti ucraini, sminare i porti, custodire l’uscita di queste navi da parte di paesi terzi perché non diventi un pretesto per le navi russe di attaccare le navi ucraine. Per evitare che la crisi umanitaria non si trasformi in una catastrofe mondiale l’unico modo di procedere è avere una risoluzione delle Nazioni Unite che regoli la creazione di corridoi nel Mar Nero. L’Onu garantisce tutte le parti. Ma la Russia finora l’ha rifiutata – e ha aggiunto –. Il segretario generale Onu sta lavorando su questo, c’è una grandissima preoccupazione”.

Facendo riferimento alle tempistiche che regolano la raccolta del grano, il presidente del Consiglio italiano ha spiegato: “Sono scadenze che ci avvicinano regolarmente, inesorabilmente al dramma di una carestia specialmente nei Paesi più poveri. L’Italia deve avere un ruolo sotto l’egida delle Nazioni Unite. Non c’è posto per sforzi autonomi nazionali. Per evitare questo terribile evento, occorre creare con la massima urgenza dei corridoi sicuri per il trasporto del grano. I nuovi raccolti poi dovranno essere depositati nei silos oggi pieni arriveranno entro settembre, poi servirà la distribuzione ai Paesi che ne hanno più bisogno”.

Soffermandosi sul colloquio avuto con il presidente Zelensky, invece, ha rivelato: “Oggi non ci sono state richieste da Zelensky di nuove armi. Ha descritto la situazione com’è, una situazione che sta diventando critica. Perché le armi sovietiche stanno finendo le munizioni e le nuove armi necessitano di addestramento. I vari Paesi Nato forniscono questo addestramento ma ci vuole tempo“.

Draghi su Mosca: “Fa uso politico del gas”

Per quanto riguarda le forniture di gas che giungono in Europa dalla Russia, il premier Mario Draghi ha sottolineato come il Paese guidato da Vladimir Putin stia facendo un “uso politico” del bene.

Draghi, infatti, ha asserito: “Siamo arrivati al 52% dei livelli di stoccaggio del gas, il che ci rende abbastanza tranquilli nell’immediato e per l’inverno. I motivi dei tagli delle forniture di gas, che colpiscono un po’ tutti i Paesi europei, ci viene detto che sono tecnici, legati a pezzi per la manutenzione che non arrivano a causa delle sanzioni, ma noi, come la Germania, riteniamo che siano bugie: in realtà c’è un uso politico del gas, così come del grano. È una strategia che va combattuta e di questo parleremo nei prossimi giorni anche al Consiglio europeo, chiaramente in questa situazione l’iniziativa proposta dall’Italia del tetto al prezzo di gas acquista più forza chiaramente e ne discuteremo sicuramente”.

Draghi: “Ucraina difende integrità territoriale, condizione per la pace. Italia sostiene ingresso Kiev in UE”

In merito alla pace in Ucraina, il presidente Draghi ha sottolineato con fermezza: “La premessa per la pace per gli ucraini è l’integrità territoriale. Deve essere una pace giusta e sostenibile. E tutti gli altri Paesi devono aiutare questi due Paesi a trovare la pace. C’è stata la telefonata di Xi a Putin, ci sono altri colloqui, c’è tutta un’iniziativa diplomatica mondiale che non c’era un mese fa. Devono essere gli ucraini a decidere cosa va bene per l’Ucraina. Una pace forzata, ammesso che sia possibile, è solo generatrice di nuovi conflitti. Non credo sia comunque possibile e realistica oggi”.

Il premier italiano ha anche ribadito che l’Italia sostiene a pieno l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea: “Durante la visita di oggi a Kiev siamo riusciti ad avere una posizione comune e proporre l’Ucraina come Paese candidato immediatamente all’adesione all’Ue, non è una conquista da poco. Noi cerchiamo l’unanimità nel Consiglio europeo, ma ci sono Paesi con posizioni diverse. Noi non siamo in condizione di promettere che questo sarà l’esito, ma siamo in condizione di promettere che questa sarà la nostra posizione“.

Deputato del partito di Zelensky: “Da Draghi grande sostegno al nostro futuro europeo”

L’intervento di Mario Draghi in conferenza stampa a Kiev è stato commentato da un deputato del partito del presidente Volodymyr Zelensky.

Il deputato ucraino e membro della commissione Affari Esteri, Sviatoslav Yurash, ha osservato che, nonostante le “divergenze” tra la destra e la sinistra italiane, “Draghi riesce ad esercitare la sua leadership. E questo è un aspetto da tenere in grande considerazione in un Paese vivace dal punto di vista politico come l’Italia. Per noi il fatto che stia prendendo una posizione chiara è un gesto di grande sostegno per il nostro futuro europeo“.

Guerra in Ucraina, conferenza stampa a Kiev. Macron: “UE e Francia garantiscono sostegno fino alla vittoria”

Nel corso della conferenza stampa tenuta a Kiev, è intervenuto anche il presidente francese Emmanuel Macron che ha garantito: “L’Europa è al fianco dell’Ucraina e resterà al fianco dell’Ucraina fino a quando sarà necessario e fino alla vittoria“.

Il presidente francese, inoltre, ha anche comunicato quanto segue: “La Francia ha deciso la fornitura prossima di un laboratorio mobile di analisi Dna – e ha aggiunto –. La Francia consegnerà sei Caesar aggiuntivi all’Ucraina nelle prossime settimane. Al di la dei 12 Caesar già consegnati, ho preso la decisione di fornire altri Caesar”.

Conferenza stampa sulla guerra in Ucraina, Scholz: “Berlino sostiene Kiev”

Il cancelliere Olaf Scholz, invece, ha confermato che Belino continuerà a supportare Kiev finché sarà necessario e finché il Paese dovrà contrastare l’invasione dei russi.

Scholz, inoltre, ha precisato che la Germania ha offerto rifugio a 800 mila profughi ucraini e fornisce a Kiev sia aiuto militare che finanziario. A questo proposito, ha affermato che Berlino “continuerà a farlo finché l’Ucraina avrà bisogno del nostro sostegno”, aggiungendo: “La Russia deve ritirarsi e acconsentire a trattative di pace“.

Lavrov alla BBC contro l’Occidente: “La Russia non ha mai invaso l’Ucraina”

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della BBC. Il braccio destro di Putin, infatti, interrogato dai cronisti sulla guerra in Ucraina cominciata il 24 febbraio 2022, ha dichiarato senza alcun dubbio: “La Russia non ha mai invaso l’Ucraina”.

Dopo aver ribadito ancora una volta che Mosca non ha mai dato inizio alla “presunta invasione” denunciata dall’Occidente, Lavrov ha aggiunto: “Abbiamo dichiarato un’operazione militare speciale perché non avevamo assolutamente altro modo di spiegare all’Occidente che trascinare l’Ucraina nella NATO era un atto criminale”.

Alla BBC, poi, il ministro degli Esteri russo ha nuovamente ribadito la presenza di nazisti in Ucraina, asserendo che i militari russi inviati dal Cremlino stanno procedendo alla “denazificazione del Paese”.

Infine, a proposito della Russia, Lavrov ha spiegato: “La Russia non è perfettamente pulita, è quello che è. E non abbiamo vergogna di mostrare quello che siamo”.