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Guerra in Ucraina, le rivelazioni del Financial Times sull'ok di Putin alla mediazione di Abramovich

L'ok di Putin alla mediazione di Abramovich

L'ok di Putin smentirebbe quanto affermato da Abramovich in passato, di non essere nella ristretta cerchia di uomini fidati del Presidente russo

 Vladimir Putin avrebbe approvato il coinvolgimento di Roman Abramovich nei negoziati di pace fra la Russia e l’Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando due fonti che hanno una conoscenza diretta della questione.

L’approvazione di Putin alla mediazione di Abramovich

Secondo il Financial Times, Putin avrebbe approvato personalmente la mediazione di Roman Abramovich nei negoziati di pace tra Russia e Ucraina. Il condizionale è d’obbligo in quanto – nonostante l’autorevolezza del quotidiano britannico – non ci sono conferme ufficiali. L’unica fonte è il racconto di due persone a “conoscenza diretta della questione”, che il Financial Times cita senza rivelarne il nome.

Dopo aver ricevuto il via libera di Putin , Abramovich avrebbe incontrato un alto funzionario del governo ucraino, molto vicino al presidente Volodymyr Zelensky,  per aiutare a impostare i negoziati. Da allora, le due parti hanno iniziato a discutere un piano provvisorio per fermare l’invasione russa dell’Ucraina.

L’intervista del 2003

Sempre secondo il quotidiano finanziario di Londra,  “La benedizione diretta di Putin indica che Abramovich ha cercato l’approvazione al più alto livello per aiutare ad avviare i negoziati per il cessate il fuoco tra Kiev e Mosca alla fine di febbraio e va contro le affermazioni di lunga data dell’oligarca di non avere uno stretto rapporto con il presidente russo”.  In un’intervista – sempre al Financial Times – risalente al  2003 infatti,  Abramovich, aveva negato di essere nella ristretta cerchia di uomini fidati del presidente Vladimir Putin.

In Occidente molti funzionari hanno sempre guarato con sospetto la presunta medazione di Abramovich, ritenendola un  tentativo di evitare le sanzioni che hanno colpito i suoi beni nelle ultime settimane.

La richiesta di Zelensky

Se la notizia del Financial Times fosse confermata da fonti ufficiali,  la mediazione di Abramovich avrebbe avuto dunque l’approvazione  al più alto livello da entrambe le parti considerato che, da quanto ha rivelato a suo tempo il Wall Street Journal,   Zelensky ha chiesto agli Stati Uniti di non includere il miliardario nella propria lista nera proprio per il  suo presunto ruolo di intermediario nelle discussioni sul cessate il fuoco.