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Guerra in Ucraina, Zelenskly: “Credo che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff”

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Guerra in Ucraina: il presidente Zelensky afferma che la minaccia nucleare avanzata dal Cremlino sia, in realtà, soltanto un “bluff”.

Guerra in Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista in occasione della quale ha descritto come un “bluff” la minaccia della guerra nucleare paventata dal Cremlino.

Guerra in Ucraina, Zelenskly: “Credo che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff”

Nella serata di mercoledì 9 marzo, il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha rilasciato un’intervista a die Zeit. Secondo quanto emerge da un’anteprima dell’intervista, pare che Zelensky abbia dichiarato quanto segue: “Credo che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff. Una cosa è essere un assassino, altra cosa è essere un suicida. Si minaccia con le armi nucleari solo quando il resto non funziona”.

Nel corso di un’intervista rilasciata a Bloomberg Tv, invece, il vicecapo dello staff del presidente ucraino e consigliere di politica estera, Igor Zhoykya, ha annunciato che Kiev è pronta a discutere di una soluzione diplomatica con Mosca. Nello specifico, il vicecapo Zhoykya ha affermato: “La nostra prima condizione per avere un simile negoziato è l’immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe“.

Zelensky a Bild: “Solo con colloqui diretti con Puti possiamo porre fine alla guerra”

In un’intervista alla Bild, poi, il presidente Zelensky ha ribadito: “In ogni trattativa, il mio obiettivo è quello di mettere fine alla guerra con la Russia. Si possono accettare dei compromessi, ma questi non devono significare il tradimento del mio Paese – e ha aggiunto –. La Russia deve essere pronta a dei compromessi”.

Rispondendo a una domanda sull’incontro tra il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleva e il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in Turchia, Zelensky ha asserito di “non voler ancora parlare dei dettagli”.

Infine, il presidente ucraino ha ribadito che “solo dopo colloqui diretti” con il presidente russo Vladimir Putin “possiamo mettere fine a questa guerra”.

Oms: “Sistema sanitario ucraino inghiottito dalla crisi”

In relazione alla guerra in Ucraina, l’esperto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che si trova a capo del programma per le emergenze sanitarie, Mike Ryan, è intervenuto durante un briefing organizzato a Ginevra.

Sull’emergenza in Ucraina, il rappresentante dell’Oms ha affermato: “In Ucraina ci sono un migliaio di strutture sanitarie di diversa misura, policlinici, ospedali o altre entità, sulle linee del fronte o entro 10 km da queste. Il sistema sanitario viene inghiottito in questa crisi. Mandare scorte agli ospedali è grandioso, ma è come mettere delle bende su ferite mortali. Queste strutture hanno bisogno di energia, acqua pulita, carburante per i generatori, ma tutte quelle infrastrutture e supporto ingegneristico che servirebbero per garantire una situazione normale, nel mezzo di una guerra in cui si fa fuoco sono quasi impossibili”.

L’Onu, intanto, ha stimato che sin dall’inizio del conflitto in Ucraina hanno perso la vita almeno 516 civili mentre altri 908 sono rimasti feriti. La notizia è stata diffusa dall’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani.

Museo Ermitage di San Pietroburgo chiede la restituzione delle opere d’arte prestate a Milano

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 9 marzo, inoltre, il museo Ermitage di San Pietroburgo ha chiesto la restituzione delle opere d’arte prestate al Palazzo Reale di Milano e alla Gallerie d’Italia entro la fine del mese di marzo. La richiesta è stata presentata a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina e delle sanzioni emanate a livello internazionale che si sono abbattute su Mosca.

A quanto si apprende, alla Gallerie d’Italia è in programma la mostra Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei, realizzata in collaborazione con il museo russo. La fine della mostra era stata fissata per il prossimo 27 marzo ma potrebbe subire variazioni.

Tra le opere prestate dall’Ermitage, figura anche la Giovane donna con cappello piumato di Tiziano, che è attualmente esposta alla mostra di Palazzo Reale a Milano.

Guerra in Ucraina, Scholz: “No a Mig-29 prestati a Kiev dalla NATO”

Nella giornata di mercoledì 9 marzo, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha tenuto una conferenza stampa con il premier canadese Justin Trudeau. In questo contesto, ha risposto a una domanda sull’embargo alle fonti energetiche importate dalla Russia stabilito dagli Stati Uniti d’America che, però, è stato respinto da Berlino.

Il cancelliere tedesco, ribadendo la scelta del Governo di non seguire l’esempio americano, ha precisato: “Le situazioni di partenza sono diverse e dunque pure le risposte – e ha aggiunto –. La Comunità internazionale non accetta le sanzioni della Russia in Ucraina. Quello di cui abbiamo bisogno è una tregua. Serve una soluzione diplomatica e non militare”.

Olaf Scholz, inoltre, ha preso le distanze dalla decisione di Paesi come la Polonia che vogliono destinare agli Stati Uniti i propri jet Mig-29 affinché la NATO possa metterli a disposizione di Kiev. a questo proposito, il cancelliere tedesco ha bocciato un intervento militare così “come aerei per difendere lo spazio aereo ucraino”.

Colloquio Putin-Scholz e alleanza tra Russia ed Egitto

Il cancelliere Scholz ha anche avuto un nuovo contatto telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. La notizia è stata diffusa dal Cremlino, citato dalla Tass. A quanto si apprende, i due leader si sono confrontati sugli “sforzi politico-diplomatici” da adottare in relazione alla crisi in Ucraina, “compresi i risultati del terzo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina e degli aspetti umanitari tra cui le misure per aprire corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili”.

Il presidente Putin, poi, ha parlato a telefono con il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. In merito alla conversazione, il Cremlino ha rivelato che il dialogo tra i due presidenti si è incentrato sugli sviluppi futuri della partnership strategica tra i due Paesi e i progetti congiunti che riguardano il settore della produzione industriale e dell’energia nucleare. Putin ha anche spiegato dettagliatamente “ragioni e obiettivi dell’operazione militare specialein Ucraina” e la posizione adottata dalla Russia nell’ambito dei negoziati con la delegazione di Kiev.

USA respingono offerta jet Polonia per guerra in Ucraina: “Troppo rischioso”

A circa 24 ore dalla proposta della Polonia, gli Stati Uniti d’America hanno deciso di respingere l’offerta di Varsavia sui suoi jet da combattimento Mig-29. I caccia, dopo essere stati ceduti agli Stati Uniti, dovevano essere destinati a Kiev e sostenere la resistenza dell’esercito in Ucraina. Ad annunciare il rifiuto stabilito dall’amministrazione Biden, è stato il portavoce del Pentagono, John Kirby.

Il portavoce del Pentagono, inoltre, ha sottolineato che il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha parlato con la sua controparte polacca, spiegando che l’esercito americano considera la proposta “ad alto rischio” e che “non cambierebbe in modo significativo l’efficacia dell’aviazione ucraina rispetto alle capacità russe”. È stato anche riferito che “il trasferimento potrebbe essere frainteso, considerato un’escalation e potrebbe comportare una significativa reazione russa”.

Guerra in Ucraina: dopo Mariupol, ancora bombardamenti a Kharkiv

Poco dopo il raid aereo che ha distrutto l’ospedale pediatrico di Mariupol, il sindaco di Kharkiv, Igor Terekhov, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando alla tv ucraina. In questo contesto, ha denunciato la presenza di nuovi bombardamenti condotti dall’esercito russo contro la città situata nella zona orientale dell’Ucraina, nelle vicinanze del confine con la Russia.

Da giorni, Kharkiv si trova sotto assedio da parte delle truppe inviate dal Cremlino.

Ospedale pediatrico bombardato a Mariupol, Podolyak: “Donne incinte e bambini sotto le macerie”

In relazione al bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol, è intervenuto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mikhailo Podolyak. Il consigliere ha dichiarato su Twitter: “Mariupol cancellata dalle bombe russe sotto i nostri occhi. Un attacco diretto al centro di maternità. Donne incinte e bambini sono sotto le macerie, invece di nuove vite: morti. Non è abbastanza per chiudere i cieli ai missili? Non è un argomento per fermare le uccisioni?”.

Podolyak, inoltre, ha condiviso sui social un video che ritrae le conseguenze del raid missilistico che si è abbattuto sull’ospedale pediatrico di Mariupol.

Ospedale pediatrico bombardato a Mariupol, Di Maio: “È spietato, serve una tregua”

L’attacco è stato commentato anche dal ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio, che ha scritto su Facebook il seguente messaggio: “Dell’ospedale di Mariupol sono rimaste solo macerie: i missili russi hanno distrutto il reparto maternità e quello pediatrico. Le autorità ucraine parlano di feriti e vittime, in gran parte bambini e donne. Un luogo di speranza, dove la vita nasce, e’ diventato un luogo di morte. È spietato. Ancora una volta viene colpito un obiettivo non militare. La guerra di Putin deve fermarsi. Serve un tavolo negoziale per una tregua umanitaria che garantisca l’apertura di corridoi umanitari seri. Serve una tregua di 48/72 ore per permettere ai cittadini ucraini di lasciare il Paese”.