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Rapporto Caritas 2020: la pandemia mette in ginocchio donne e giovani

poveri

Secondo il rapporto Caritas 2020 sono i giovani, le donne e le famiglie ad aver avuto maggiori problemi economici legati alla pandemia.

Donne con figli a carico, giovani e nuclei familiari con persone in età lavorativa o con handicap: sono queste le fasce di popolazione che, secondo i ricercatori del centro studi Caritas sono da considerare “i nuovi poveri”. E così come accadde dopo lo shock finanziario del 2008, si intravede la possibilità di una fase di normalizzazione della nuova povertà. Tuttavia, rispetto a 12 anni fa, c’è qualcosa di nuovo e imprevisto: la pandemia. Nell’Italia pre-pandemia il numero dei poveri assoluti è il doppio rispetto al 2007, cioè alla vigilia del crollo di Lehman Brothers. E quello che è interessante scoprire è proprio l’identikit dei cosiddetti “nuovi poveri”, elaborato dal rapporto Caritas 2020.

I nuovi poveri secondo il rapporto Caritas

Secondo quanto è stato appurato dai ricercatori, sono le donne e i giovani, in particolare, ad essere stati colpiti maggiormente dalla crisi economica generata dalla pandemia. In particolare, le donne che hanno chiesto aiuto da maggio a settembre, subito dopo il lockdown sono state il 54,4% contro il 50,5% del 2019. Il numero dei giovani tra 18 e 34 anni è passato dal 20% al 22,7%. E c’è anche un altro dato interessante: gli italiani sono oggi il 52% dei poveri, contro il 47,9% del 2019 e dunque hanno superato gli stranieri. Il numero di famiglie impoverite con parenti a carico, poi, genitori anziani e portatori di handicap è passata dal 52,3% del 2019 al 58,3% di questi ultimi mesi. Fra i motivi che hanno portato all’impoverimento di queste fasce di popolazione, la perdita di un reddito sicuro a causa della pandemia da Covid-19.

Reddito di emergenza, la misura più richiesta

Un rapporto che offre uno spaccato di società che fa paura: ci sono importanti strati della popolazione che vivono un concreto disagio. Fra le misure più richieste dai cittadini in difficoltà e messe a disposizione dal Governo per fronteggiare l’emergenza, nei mesi di giugno e luglio 2020, il Reddito di emergenza è risultata la più richiesta in assoluto, con il 26,3% di domande.