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L'identikit dei nuovi italiani: comunità romena più numerosa, 1 su 3 è musulmano

Identikit

Uno studio sugli alunni che con la nuova legge avrebbero la cittadinanza ha portato a tracciare un identikit dei "nuovi italiani"

Uno studio effettuato dalla Fondazione Moressa sugli alunni stranieri che con la nuova legge avrebbero la cittadinanza ha portato a tracciare un identikit di quelli che saranno i “nuovi italiani”.

L’identikit dei nuovi italiani: lo studio sugli alunni stranieri che avrebbero la cittadinanza

Se la riforma sullo ius soli, al momento ancora ferma al Senato, dovesse passare, si andrebbe a creare un identikit dei “nuovi italiani”. Ovvero bambini e ragazzi figli di immigrati che riuscirebbero ad ottenere il passaporto con cittadinanza italiana.

Per lo più di tratta di cristiani, cattolici e ortodossi, mentre uno su tre sono musulmani. Sarebbero ragazzi e bambini con genitori in gran parte romeni, albanesi e marocchini, ma anche cinesi, filippini ed indiani.

La Fondazione Leone Moressa, dopo le parole pronunciate da Papa Francesco che ha richiamato un “diritto a una nazionalità” per tutti i bambini, ha effettuato uno studio per cercare di capire quali sarebbero i potenziali nuovi italiani.

Tutti i numeri e le statistiche dello studio

Partiamo dai numeri. Secondo quanto raccolto da questa analisi, di questa riforma ne potrebbero beneficiare 800.600 ragazzi, circa l’80% dei minori stranieri residenti in Italia. A questi inoltre si aggiungerebbero 58.500 potenziali beneficiari ogni anno.

Per arrivare a queste cifre si sono tenute in considerazione due principi introdotte con le nuove norme approvate alla Camera lo scorso 13 ottobre 2015. Con lo ius soli si riconosce la cittadinanza a chi è “nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno in possesso del permesso Ue di lungo periodo”. Mentre con lo ius culturae il beneficiario è “il minore straniero, nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro il dodicesimo anno di età, che abbia frequentato un percorso formativo per almeno cinque anni”.

I minori stranieri presenti in Italia dal gennaio 2017 sono circa un milione, ovvero il 21% della popolazione immigrata totale. In particolare, sono per il 52% maschi, mentre le femmine sono il restante 48%.

Attualmente, tra i banchi di scuola si possono contare circa duecento nazionalità diverse. Tra i “nuovi” bambini il record spetterebbe a quelli con genitori romeni, albanesi o marocchini, che sono le tre comunità più numerose in Italia. Subito sotto troveremmo i figli di cinesi, filippini, indiani, moldavi, ucraini, pachistani e tunisini.

Per quanto riguarda invece la religione, alla Moressa scrivono: “Possiamo stimare le religioni degli alunni stranieri in Italia partendo dal presupposto che gli immigrati provenienti da un determinato Paese, ne rispecchino anche la ripartizione per gruppi religiosi”. Per quanto riguarda le nazionalità dell’Est Europa, la maggioranza è di religione ortodossa, mentre i cattolici sono in maggioranza nelle Filippine e i mussulmani sono in prevalenza nel Nord Africa, nei Balcani e in alcuni Paesi asiatici.