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Il Cnel dice no al salario minimo

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L'istruttoria avviata dal Cnel sul salario minimo ha dato esito negativo

Come era probabile, l’istruttoria avviata dal Cnel sul salario minimo ha dato esito negativo.

No al salario minimo

Il documento di analisi approvato in commissione Informazione contiene le obiezioni del centrodestra in merito alla soglia legale di 9 euro orari per i lavoratori.

Il Cnel ha detto no al salario minimo, intanto dai sindacati arrivano pareri discordanti e c’è anche l’astensione della Uil. Pd e Movimento 5 Stelle insorgono facendo partire una raccolta firme.

Il tema del salario minimo è sempre molto sentito e da tempo ci sono proteste in tutte le città per chiedere condizioni di lavoro dignitose che comprendano una migliore sicurezza sul lavoro ma anche appunto, una retribuzione adeguata.

Ora le obiezioni del centrodestra dovrebbero arrivare in un dossier che il 12 ottobre verrà analizzato nell’assemblea di istituto, per poi giungere direttamente sul tavolo del governo.

Il documento sul salario minimo

Il documento è composto da 9 punti principali che indicano l’urgenza e l’utilità di un piano di azione nazionale. Questo sostiene Cnel ma c’è il voto contrario della Cgil.

I dati attuali dell’Istat indicano che in Italia il salario medio orario è di poco più di 7 euro. L’Ue ha imposto direttive chiare e la soglia dovrebbe essere più alta.

L’emergenza salariale è impressionante nel nostro Paese e il cosiddetto lavoro povero è molto diffuso. Il segretario nazionale di Cgil, Maurizio Landini scarica la colpa sul governo, incolpandolo di aver a sua volta passato il problema al Cnel ma questo non più considerarsi una sostituzione. “Il governo deve dire cosa intende fare”.

Afferma poi di essere favorevole a un salario minimo orario sotto il quale nessun contratto di lavoro deve scendere.