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Salario minimo, Bonomi: "Non risolve il lavoro povero"

Bonomi parla del salario minimo

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha sottolineato che il salario minimo non va a risolvere il lavoro povero.

Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha dichiarato che il salario minimo non risolve il lavoro povero. Le sue parole e la sua posizione sul salario minimo.

Bonomi: “Il salario minimo non risolve il lavoro povero”

Confindustria “resta convinta che la mera introduzione, non accompagnata da un insieme di misure volte a valorizzare la rappresentanza, non risolverebbe né la grande questione del lavoro povero, né la piaga del dumping contrattuale, né darebbe maggior forza alla contrattazione collettiva” ha dichiarato il presidente Carlo Bonomi, parlando del salario minimo. Inoltre, ha sottolineato che “la Costituzione ci obbliga a riconoscere al lavoratore un salario giusto”, funzione “affidata alla contrattazione“. “La democrazia è il cuore di un sistema produttivo plurale e aperto, che ha reso la nostra economia una delle più avanzate al mondo. Per le oltre 150mila aziende che Confindustria rappresenta, è la precondizione per costruire il futuro sostenibile dei nostri figli e del pianeta” ha aggiunto Bonomi, sottolineando che bisogna creare un lavoro libero, sicuro e dignitoso, tutelando la sicurezza con regole chiare e semplici. “La nostra visione, l’unica che per noi ha senso, è che sia necessario evitare gli incidenti valorizzando una logica partecipativa, una logica che unisca nelle azioni e nelle relative responsabilità, non che divida e contrapponga, eredità di vecchi antagonismi di classe” ha spiegato il presidente.

Bonomi e le dichiarazioni sul lavoro

Bonomi ha affrontato un altro tema abbastanza delicato. “Dobbiamo migliorare l’inclusività del mercato del lavoro, soprattutto nei confronti dei giovani e delle donne e garantire la piena realizzazione dei diritti che enunciamo. Non è sufficiente introdurre obblighi per legge, servono interventi e politiche coerenti” ha spiegato, richiamando ancora una volta la Costituzione e sottolineare che bisogna promuovere tutte le condizioni per il diritto al lavoro, tenendo in considerazione il principio del lavoro come “fondamento” della Repubblica.