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Il decesso di Dora Lagreca, morta a Potenza la notte tra l’8 e il 9 ottobre cadendo dal balcone della sua abitazione, sarebbe stato “causato da un’emorragia massiva”. In questi giorni e dopo i canonici due mesi sono stati resi noti i risultati dell’autopsia di ottobre sul corpo della 30enne originaria di Montesano sulla Marcellana, in provincia di Salerno, e precipitata dal balcone della sua abitazione al culmine di una furiosa lite con il compagno.
Il decesso di Dora causato da un’emorragia dovuta ad un’arteria rotta
Ad uccidere Dora sarebbe stata comunque una “emorragia massiva causata dalla rottura di un’arteria”. In soldoni, non esistono elementi di prova dal referto tanatologico che possano supportare con certezza l’ipotesi di reato che la procura ascrive al fidanzato di Dora, il 29enne Antonio Capasso, per istigazione al suicidio.
Dora, l’alcol nel sangue e quella ecchimosi sulla mano, ma il decesso è stato causato da un’emorragia
A dire il vero qualche elemento c’è, ma sembra rimandare più alle dinamiche di un momento concitato e confusionale piuttosto che alla precisa azione di un offender indiretto. Quale sarebbe? La presenza di un’ecchimosi superficiale non causata dalla caduta sulla mano destra e poi tracce di alcol nel sangue della vittima.
Un’emorragia avrebbe causato il decesso di Dora per il quale è indagato il fidanzato
Dora venne soccorsa dal 118 e trasportata a razzo all’ospedale “San Carlo” dove morì di lì a poco. Capasso era stato interrogato più volte dai carabinieri, a cui aveva raccontato che dopo una serata per locali avevano iniziato a litigare e in un momento di parossismo la donna si era buttata giù.