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Il ministro Crosetto: nuovo intervento in aula sul dossieraggio

Crosetto dossieraggio

Il presunto dossieraggio ai danni di politici e di vip continua a creare discussioni nel dibattito politico: l'intervento di Guido Crosetto in queste ore

Continua a far discutere il presunto dossieraggio: centinaia di accessi abusivi al sistema informatico delle segnalazioni di operazioni sospette nei conti di politici e personaggi del mondo dello spettacolo. Sul caso è intervenuto anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

L’intervento di Guido Crosetto al Senato

«Per quanto riguarda la sicurezza nazionale io non penso che ci siano dietro questa vicenda specifica delle problematiche che possano riguardare la sicurezza e la difesa del Paese. Ci sono altri tipi di problematiche che secondo me vanno al di là di questa inchiesta. Sono moltissimi i casi di accessi alle banche dati fatti, non solo in questa quantità e non solo in ambienti così prestigiosi, e per i quali sono state condannate persone in giro per l’Italia in questi anni.

Inoltre, il ministro Crosetto, ha aggiunto:

C’è una vicenda che riguarda l’abuso e l’accesso che alcune persone che hanno il potere di farlo per difendere il Paese, e questo può riguardare responsabilità personali, oppure può riguardare un sistema di potere quando gli accessi sono migliaia e servono per formare dei dossier in ambienti dove non è neanche previsto».

La preoccupazione di Crosetto sul caso dossieraggio

«Il rischio di questa vicenda è che finisca come tante altre vicende degli ultimi anni, da quella Palamara ad altre, che alla fine non hanno portato ad alcun accertamento definitivo, fino a riguardare solo alcune persone senza andare a fondo di quali sono le logiche, le persone, gli interessi, il calcolo che c’è stato dietro».

La conclusione del discorso del ministro Crosetto sul presunto dossieraggio

«Se questo percorso sarà fatto con il Copasir, con la commissione antimafia, con una commissione speciale non sta al governo e non sta a me dirlo. Io vorrei che il Parlamento, proprio per la democrazia, non per chi ha denunciato, arrivasse a ridefinire i confini e far riprendere fiducia in tutte le istituzioni da parte dei cittadini».