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Il Pm di Milano chiede ergastolo per Alessia Pifferi: "Mai segni di pentimento"

Alessia Pifferi ergastolo

Il Pm di Milano, Francesco De Tommasi, ha chiesto la condanna all'ergastolo per Alessia Pifferi: la donna ha lasciato morire la figlia di 18 mesi

Il Pm di Milano, Francesco De Tommasi, ha chiesto la condanna all’ergastolo per Alessia Pifferi, la 38enne in carcere per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi abbandonandola da sola in casa per sei giorni nel luglio 2022.

La richiesta di condanna per Alessia Pifferi

Alessia Pifferi è accusata dalla Procura, davanti alla Corte d’Assise, di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai motivi abietti e futili e dal fatto di aver ucciso la figlia.

Le parole del Pm nell’udienza

Dopo otte ore di udienza è arrivata la richiesta del Pm Francesco De Tommasi:

«Non ha avuto il coraggio di ucciderla non è affetta da alcuna patologia e ha lasciato al destino il fatto di sbarazzarsi di sua figlia. Non merita alcuna attenuante perché ha sempre mentito, ha recitato una parte e lo ha fatto per egocentrismo, lo ha fatto anche oggi. Oggi si è rivolta a tutta Italia e lo ha fatto tradendo il suo desiderio, quello più recondito, di essere una diva, una attrice, il suo sogno sin da bambina, si è rivolta a tutti gli italiani come se le sue responsabilità non fossero altro che cosa sua».

Alessia Pifferi non ha avuto nessun pentimento secondo il Pm

«Non ha mai mostrato una vera assunzione di responsabilità e si è scrollata di dosso il peso di ciò che ha fatto. Ha agito con dolo diretto perché l’evento non era solo altamente probabile ma era certo. Ci sono due aggravanti indiscutibili: quella di aver ucciso la figlia e quella evidente dei futili motivi, se si considera la sproporzione nell’agire come ha agito in quanto madre, si è disinteressata della figlia per andare a divertirsi, a rilassarsi, per avere i suoi spazi col compagno».