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Il proiettile che ha ucciso Diabolik era in dotazione alla polizia

Fabrizio Piscitelli, "Diabolik"

Il proiettile che ha ucciso Diabolik nel Parco degli Acquedotti era in dotazione alla polizia, la rivelazione del Messaggero sugli atti del processo

Il proiettile che ha ucciso Diabolik era in dotazione al reparto scorte della polizia ed è giallo sulla morte di Fabrizio Piscitelli per cui era stato condannato Raul Esteban Calderon. Secondo quanto rivelato dal Messaggero Diabolik sarebbe stato ucciso da un proiettile in dotazione al reparto Scorte della Polizia

Il proiettile per Diabolik era della polizia

La notizia ha di fatto riaperto un caso giudiziario ed una nuova finestra sull’omicidio dell’ex capo ultrà della Lazio, Fabrizio Piscitelli. Per l’uccisione del super tifoso era stato condannato Raul Esteban Calderon ma il mistero resta tutto. Ci si chiede infatti come possa essere entrato in possesso il killer di un tipo di munizionamento che viene distribuito a lotti rigidamente controllati.

Il 9×19 parabellum destinato al Viminale

Negli atti giudiziari del procedimento in questione infatti viene spiegato che il proiettile che ha centrato Diabolik è un 9×19 parabellum e si tratta di un “munizionamento da guerra in uso alle forze di polizia, lotto 33/16 assegnato al reparto scorte del Viminale”. Fabrizio Piscitelli, meglio conosciuto come Diabolik, era capo degli Irriducibili della Lazio e venne ammazzato nel 2019 in un agguato a Roma, nel parco degli Acquedotti, in via Lemonia. A stroncarlo sarebbe stato un colpo alle spalle con un’arma da fuoco.