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Il racconto di un italiano fuggito da Bucha: “È peggio di quel che si vede da qui”

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“Per me è impossibile dimenticare quello che ho visto ed è tutto molto peggio di quel che si vede da qui”: Il racconto di un italiano fuggito da Bucha

Il racconto di un italiano fuggito da Bucha aumenta l’orrore su un orrore che di essere aumentato non aveva bisogno: “È peggio di quel che si vede da qui”. L’imprenditore di Torino Gianluca Miglietta si è nascosto nello scantinato e poi il 2 marzo è riuscito a fuggire assieme alla moglie Iryna ed ai loro due cani ed ha raccontato all’AdnKronos quello che ha visto. E quello che ha visto conferma l’orrore del sobborgo a nord di Kiev che sta sconvolgendo il mondo. “Grazie a Dio ce l’abbiamo fatta, ma per altri non è stato così. Il mio cervello è ancora sotto choc e per me è impossibile dimenticare quello che ho visto”. 

Il racconto di un italiano fuggito da Bucha

Per l’imprenditore quello che  è emerso a Bucha sarebbe “l’1% della realtà orribile che sta vivendo l’Ucraina”. Miglietta racconta a conferma un triste uso dei carristi russi: “Uccidono e violentano le donne, poi gli passano sopra con il carro armato, come si può definire tutto questo?”. E poi: “Si, lì è in atto un genocidio, hanno sparato ai bambini. Vogliono sterminare un intero popolo, quello ucraino”. Miglietta spiega: “Ho riconosciuto la mia chiesa, quella di fronte a casa mia a Bucha, dove andavo il sabato o la domenica. C’era un prato, lo stavano sistemando prima della guerra, e ora c’è una fossa comune, sacchi neri con dentro corpi”. 

“Ieri hanno ammazzato un ragazzino di 14 anni”

L’imprenditore ha rivolto un pensiero “alle madri e ai figli che vengono seppelliti nei terreni di fronte ai condomini. Non sono più persone, non ci sono più i visi, non hanno più le identità, non sono più riconoscibili”. E in chiosa: “Solo ieri hanno ucciso un ragazzino di 14 anni con la fascia bianca al braccio per segnalare che era un civile. Ma allora cosa dice il sindaco che Bucha è stata liberata? Ci vorrà tempo prima che davvero sia libera dai russi, magari ce ne sono ancora di nascosti, travestiti da civili”.