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Il Vaticano sul Mattarella bis: “L’unica soluzione era che succedesse a se stesso”

Padre Antonio Spadaro

Cosa pensano in Vaticano sul Mattarella bis: che il nuovo incarico al Presidente uscente sarà certamente garanzia di credibilità internazionale

Sul Mattarella bis e sull’accordo fra i leader che lo ha prodotto il Vaticano ha più di un motivo di soddisfazione, anche perché “l’unica soluzione” era che il Capo dello Stato pronto a giurare di nuovo il 3 febbraio “succedesse a se stesso”. Chi lo dice? Padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e spin doctor di Papa Francesco, in una lunga intervista-analisi su AdnKronos. Quella di Mattarella era “una delle possibilità: niente era scontato però mi è sembrato molto chiaro sin dall’inizio che c’erano tante e tali tensioni, tra fughe in avanti e stop, che questa francamente appare l’unica soluzione per uscirne“. 

Cosa ne pensa il Vaticano sul Mattarella bis: “La sola possibilità di mediazione e garanzia di credibilità internazionale”

Per padre Spadaro il vero nodo era mediare ed affidare la mediazione ai più autorevoli, cioè alle istituzioni, rispetto alle quali la politica alla fine ha adbicato: “È evidente che il tandem Mattarella-Draghi è riuscito nell’impresa quasi impossibile di mediazione tra le forze politiche e di garantire la credibilità internazionale”. Poi padre Spadaro mette il dito nella piaga: la tenuità del rapporto gerarchico fra le segreterie politiche e gli iscritti: “Lo spettacolo al quale abbiamo assistito è che da una parte le segreterie fanno fatica a controllare i partiti”.

Crisi di partiti e rapporti di forza ed emergenza finanziaria, ecco le chiavi di volta di quello che è successo

“Dall’altra, i partiti stessi stanno mutando profondamente e cambiano i rapporti di forza e la solidità dei legami di schieramento”. E nell’indicare le cause di questo ulteriore scollamento fra la rappresentanza e gli esiti che essa dovrebbe produrre il direttore di Civiltà Cattolica non ci mette solo il covid, ma anche e forse prima l’emergenza finanziaria: “È evidente che fattori come la crisi di rappresentanza, il clima di emergenza permanente legato agli effetti della riforma finanziaria, la lunghezza della pandemia, sono tutti elementi che uniti a a questa crisi della politica hanno portato ad una conferma di quel tandem. È chiaro che si apre una riflessione molto importante con la fotografia delle forze del governo che eleggeranno il presidente della Repubblica riconfermando gli equilibri attuali”. 

Il Mattarella bis non soluzione di ripiego, ma  connubio fra “alto profilo e senso del sacrificio”

Attenzione però, per Spadaro quella di un Mattarella bis non è affatto soluzione di ripiego, piuttosto fisiologica conseguenza di uno stato di necessità che richiedeva il sacrificio umano dell’unico alto profilo istituzionale reperibile: “Non è assolutamente di ripiego; si tratta invece di una soluzione di alto profilo che richiede un sacrificio personale del Presidente per il bene della Repubblica. Per accettare, Mattarella metterà al primo posto il bene del Paese perché il suo settennato è stato in crescendo e ha unito tutto il Paese trovando soluzioni nei momenti di maggiore crisi”. 

Chi ha perso davvero con il Mattarella bis: nessuno sconfitto, ma qualcuno “dovrà riflettere”

E in chiosa: “Rimettersi in gioco a 80 anni, con la fatica del settennato alle spalle è un gesto di sacrificio. Quindi grande rispetto e gratitudine”. Si, ma chi ha perso per padre Spadaro? Il prelato è troppo intelligente per parlare di sconfitta o intestarla a chi effettivamente la sta patendo a livello sistemico e più particolare, lui si limita a parlare di una “riflessione da avviare”. Se da Oltretevere si è arrivati a parlare del Quirinale con un Presidente dentro da quando dentro al Quirinale c’era un re un motivo ci sarà no?